ERICE. Fiamme, polemiche e beffa. Mentre, ieri pomeriggio, era in corso un vertice alla Prefettura per predisporre un piano contro gli incendi, un nuovo rogo a Erice. Sempre nella stessa zona già devastata dal fuoco domenica pomeriggio. Una sfida? Il completamento di una strategia che 24 ore prima, per un niente, non era andata a buon fine? Il sindaco Giacomo Tranchida non ha dubbi sulla matrice dolosa e lancia la sua proposta: «Una taglia sui piromani». «Le fiamme – dice – sono state appiccate per bruciare l’area demaniale di contrada Martogna». Poi accuse, a raffica, alla Regione siciliana: «Non assicura il servizio antincendio». Per il sindaco l’obiettivo dei piromani è il bosco, «l'unica area sopravvissuta sul fronte Nord di Monte Erice – sottolinea- ovviamente non tutelata, come le altre, invero, per la mancata realizzazione dei viali parafuoco».
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