Trapani

Sabato 21 Settembre 2024

Rete idrica di Marsala, cinque milioni per riparare i guasti

MARSALA. Cinque milioni di euro per la revisione globale della rete idrica urbana e periferica ridotta a un vero e proprio «colabrodo» tanto da registrare continui guasti che lasciano a secco per giorni la città: è l'ammontare erogato dalla Regione a copertura di uno specifico progetto redatto dal responsabile del Servizio Idrico Integrato, dall’architetto Stefano Pipitone e dall'ingegnere Mario Stassi del settore Servizi Pubblici Locali.
Il progetto, voluto in particolare dal sindaco Giulia Adamo e dal suo vice, Antonio Vinci, che ha la delega ai Servizi Pubblici Locali, opportunamente sollecitato dal sindaco, è stato approvato e finanziato e nel giro di alcuni mesi l'Amministrazione comunale sarà nelle condizioni di potere esperire la gara d'appalto ad asta pubblica, ad espletarla sarà comunque l'Urega (Ufficio regionale gare di Trapani), e quindi dare vita alla ormai sempre più «necessaria ed urgente» manutenzione della rete idrica su tutto il territorio comunale. «Quando saranno avviati i lavori di revisione della rete idrica urbana - dice il sindaco Adamo - non si avranno più guasti ed interruzioni nella erogazione idrica e sarà la fine dei disagi per i nostri concittadini». La rete idrica primaria, quella che attinge l'acqua direttamente dai pozzi di Sinubio, Sant'Anna e Volpara (Semeraro), ha una estensione di 106 chilometri, mentre quella di distribuzione (che si innesta sulla primaria per portare l'acqua nelle civili abitazioni) è lunga ben 245 chilometri ed ha 5 centrali di sollevamento e rilancio con un volume d'acqua emunto di oltre 200 litri al secondo per un totale di 6 milioni di metri cubi l'anno.
In atto il Servizio Idrico Integrato copre una popolazione di 70 mila abitanti per una percentuale del 90 per cento. «Gran parte della rete di distribuzione idrica - sottolinea il vice sindaco Antonio Vinci - è obsoleta, specie quella del centro storico e del centro urbano in genere che è realizzata in tubi di ferro ed è, per buona parte, antecedente al 1940. Proprio per quale situazione la rete idrica comunale ha un'efficienza del 65 per cento con un buon 35 per cento che immessa in condotta va disperso». Il progetto finanziato dalla Regione prevede tre lotti di lavori. Il primo interesserà la sostituzione di alcuni tratti di rete idrica del centro storico e del centro cittadino; il secondo lotto interesserà centri abitati del versante nord, mentre il terzo lotto interesserà centri abitati del versante sud. La sostituzione dei tratti deteriorati avverrà con tubazione in polietilene ad alta densità (è stato escluso il ricorso alla condotta in ghisa sferoidale per l'alto costo di tale tubazione. «I lavori - chiarisce l'architetto Stefano Pipitone, responsabile del servizio Idrico Integrato - interesseranno alcune zone a rischio geologico ed idrogeologico, ma visto che si tratta soltanto di una sostituzione della conduttura, non saranno effettuati ulteriori scavi, proprio per non compromettere l'assetto idrogeologico».

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