ALCAMO. Si avvicina anche per i cittadini alcamesi la scadenza, fissata al 16 giugno, per il versamento dell'acconto per l'imposta comunale sugli immobili, "con le medesime aliquote del 2013", dichiara l'assessore comunale all'Economia, Antonino Manno. Ad Alcamo sono però in tanti ad esprimere disagio per certe tassazioni che vanno a gravare sulla già persistente e sempre più profonda crisi economica, che mette in ginocchio le imprese, il commercio, e oltretutto condiziona il mercato immobiliare. Ad esempio, molti cittadini contestano il fatto che si venga a tassare maggiormente chi non riesce, a causa delle chiare difficoltà determinate da tale crisi, ad affittare locali commerciali e appartamenti. La situazione è sotto gli occhi di tutti. Basta fare un giro lungo il corso VI Aprile, ad esempio, per rendersi conto dell'impressionante quantità di locali sfitti che prima erano molto preferiti sul mercato, mentre numerosi commercianti arrancano e sono sul punto di chiudere battenti. Il problema è nazionale, ma i Comuni devono porlo in evidenza e affrontarlo, se intendono tutelare gli interessi dei cittadini onesti che pagano regolarmente le tasse e che, con questo sistema di tassazione, vengono penalizzati. Il Comune di Alcamo è chiamato a non sottovalutare la questione. Fatta questa doverosa premessa, ecco ciò che ieri l'assessore Manno ha intanto comunicato: "Il saldo IMU 2014 dovrà essere versato entro il 16 dicembre di quest'anno, con le aliquote definitive che saranno fissate di concerto con il consiglio comunale all'esito della discussione e approvazione del redigendo Regolamento IUC (che conterrà la regolamentazione IMU, TASI E TARI). Per quanto riguarda la TASI e la TARI - ha quindi aggiunto l'assessore -, saranno rese note nelle prossime settimane scadenze, aliquote e modalità di tassazione che saranno contenute nel redigendo Regolamento IUC che sarà presto portato all'attenzione del consiglio comunale". Manno ha concluso affermando: "Tra le misure allo studio di questa amministrazione di concerto con il consiglio comunale, si segnala la reintroduzione ai fini IMU dell'equiparazione all'abitazione principale degli immobili concessi in comodato d'uso gratuito ai parenti in linea retta entro il primo grado. In tal senso, il dirigente dei servizi finanziari è stato incaricato di trovare la copertura finanziaria mediante un equivalente taglio di spese non indispensabili". Queste le aliquote adottate: 5 per mille per abitazione principale e alloggi assegnati da Iacp o dagli enti di edilizia residenziale pubblica, tra 9,60 e 7,60 per mille per varie tipologie di fabbricati, 9,60 per mille per uffici e studi privati, negozi e botteghe, aree fabbricabili, istituti di credito e assicurazioni, 7,60 per mille per immobili industriali e commerciali, 4,60 per mille per terreni agricoli e incolti. "Sul sito istituzionale del Comune - rende noto l'amministrazione Bonventre - sono pubblicate le tabelle".