Trapani

Venerdì 20 Settembre 2024

Partecipate a Lipari, «buchi» per oltre tre milioni

LIPARI. I "buchi" delle società partecipate ammontano ad oltre 3 milioni (al momento certi sono i 2 milioni fino al 2012) e ora a livello politico si cercano soluzioni. Gino Amato liquidatore di "Sviluppo Eolie" e "Gal Leader 2" (società che si sono occupate di far costruire alberghi e di iniziative per l'agricoltura e la pesca) sostiene che "c'è la possibilità che le due società in liquidazione per debiti contratti, possano essere finanziate per realizzare delle opere pubbliche e di cui le due società dovrebbero però gestire la procedura tecnico e amministrativa prendendosi anche una percentuale per farlo. Il Comune però dovrebbe prima pagare 600 mila euro di debiti e coprire con 40 mila di capitale delle due società…".
"E' grave quanto il liquidatore Amato sostiene - ribatte Antonio Casilli, consigliere comunale di minoranza del gruppo misto - oltre ad avere una valenza politica (se non peggio, oserei dire intimidatoria per i consiglieri comunali) è foriero di allarmismo ingiustificato o peggio di false aspettative positive, di utilità per il Comune. Infatti, se un domani, il consiglio non deciderà di fare ciò che dice e cioè di pagare i debiti delle società (a prevalente proprietà privata), la colpa di chi sarà? Del consiglio comunale? Facile, così dicendo, riportando in maniera artefatta la realtà, travisando i fatti, vorrebbe scaricare sul consiglio le responsabilità di un presunto buco quantificabile tra i sei-settecentomila euro facendo credere che tale debito, oggi, sarebbe un'opportunità: assurdo!".
"Queste parole - puntualizza - sono fuori luogo e gravissime perché chiaramente indirizzate a condizionare la libertà di opinione del consiglio. Ed inoltre, altra cosa gravissima che ci rende scettici sulla bontà di questa operazione è il fatto, che "nessuna opera pubblica precedente è stata collaudata e chiusa a saldo" dalle due società: solo questo dovrebbe farci dubitare della bontà di queste due società e della utilità di metterci altri soldini da prendere dalle tasche dei liparesi, è inconcepibile che si possa avere la creanza di chiedere fiducia, credibilità, soldi dei cittadini su delle società che si sono dimostrate fallimentari. Speriamo che dietro a queste operazioni non si nasconda altro".
Sulla situazione delle partecipate fa chiarezza il sindaco Marco Giorgianni: "Abbiamo un'opportunità che non possiamo perdere - spiega - il ministero delle Attività produttive ha rimodulato il patto generalista per opere pubbliche per 2 milioni e mezzo e della pesca e dell'agricoltura per un milione e 200 mila euro. Il problema è che pone le condizioni: le società non dovranno più essere in liquidazione. A pronunciarsi sul da farsi sarà il consiglio comunale. L'alternativa potrebbe essere la gestione diretta del Comune. Io in ogni caso e l'ho anche dichiarato alla Corte dei Conti non sono più disponibile a coprire i buchi di queste società".

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