Trapani

Venerdì 20 Settembre 2024

Trapani, Ente Luglio, De Santis: «Riusciremo a rilanciarci, ma la lirica costa troppo»

TRAPANI. La sfida per il rilancio del Luglio musicale trapanese è partita. Il nuovo consigliere delegato Giovanni De Santis, che ricoprirà anche l’incarico di direttore artistico, è già al lavoro nell’ardua impresa di rilanciare l’attività dell’Ente, facendone quadrare i conti.
L’importante istituzione artistica, che può fregiarsi del riconoscimento di «Teatro di tradizione», è alle prese con le difficoltà economiche a causa del venir meno del contributo di 270 mila euro della Provincia dopo la soppressione degli enti disposta in Sicilia dalla Regione. Ed i problemi legati al budget sono stati proprio tra i motivi che hanno portato l’ex consigliere delegato, Gino Bosco, a lasciare la guida dell’Ente. Dopo le dimissioni dell’avvocato trapanese il sindaco Vito Damiano ha deciso di puntare su Giovanni De Santis, che tra l’altro è il nipote del fondatore dell’Ente luglio musicale.
Il neo consigliere delegato, da sempre impegnato sul fronte dello spettacolo con gli «Amici della musica», per superare il momento di difficoltà punta a mettere in campo «progetti artistici innovativi ed una attività strategico—gestionale che ponga il Luglio musicale innanzi alla città e al suo tessuto produttivo quale opportunità anche economica. La cultura — ha detto De Santis — è una componente basilare della formazione delle giovani generazioni ma anche di quella economica dei territori: non a caso, chi ha investito in politiche culturali organiche e in programmazioni di alto profilo non ha bisogno di compagnie aeree low cost per attrarre il turismo».
De Santis ricoprirà il doppio ruolo di consigliere delegato e direttore artistico. Per la seconda carica è stato pattuito un compenso simbolico di mille euro l'anno. «Questo è il segnale che con il sindaco — ha fatto sapere l’ex consigliere comunale — abbiamo voluto dare: si inizia quasi in condizione di volontariato ed eventuali incrementi di compensi saranno legati al conseguimento dei risultati». Riguardo l’opportunità di dividere i due ruoli di consigliere delegato e direttore artistico De Santis ha rimandato alla difficile situazione dell’Ente.
«Il bilancio del Luglio musicale — ha evidenziato — ammonta a circa 700 mila euro all'anno, compreso il contributo ministeriale, con circa 500 mila euro imputabile alla spesa corrente. Anche un bambino capisce che con 200 mila euro si può realizzare, forse, una discreta stagione concertistica-sinfonica e si dovrebbe, quindi, chiudere il capitolo lirica la cui realizzazione è costosissima. Per questo, il direttore artistico, in questa fase, deve essere una persona pragmatica, che abbia contezza del mercato, delle opportunità di partnership con altri operatori e, soprattutto, uno abituato a saper spaccare il soldo in quattro».
C’è poi il capitolo personale. Da questo fronte De Santis ha le idee chiare. «Il personale del Luglio musicale – ha detto - rappresenta una parte fondamentale del patrimonio immateriale dell'Ente e in questo campo il "saper fare" è un asset strategico. Io ripartirò dalla valorizzazione delle professionalità interne». Insomma, c’è da lavorare.

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