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Campobello, il Comune è al verde A rischio l’assistenza per 15 disabili

CAMPOBELLO DI MAZARA. Tra due settimane sarà interrotto il servizio di assistenza diurna a 15 persone disabili che frequentano il centro socio-terapeutico «L’Oasi di Torretta» nella frazione di Torretta Granitola a Campobello di Mazara.
A metà del mese si conclude, infatti, il progetto di 42 settimane che fu approvato dalla Commissione straordinaria del Comune (composta da Esther Mammano, Salvatore Mallemi e Massimo Signorelli). Il progetto doveva essere avviato il 1° gennaio 2013 e, invece, prese il via soltanto a settembre dello scorso anno. Le quattordici famiglie dei diversamente abili che frequentano il centro, si aspettavano un rinnovo da parte del Comune.
E, invece, è arrivata la doccia fredda: «L’ente comunale ha vincoli di bilancio che non prevedono il servizio per i disabili ospitati dall’associazione Onlus L’Oasi di Torretta. Poche righe da parte dell’ente che, di fatto, non consentiranno di continuare il servizio neanche sino al 31 dicembre prossimo. Una notizia che ha gettato nello sconforto le famiglie, specie quelle che già vivono una condizione di disagio economico.
«Registriamo ancora una volta che il sostegno per i nostri ragazzi sta venendo meno, perdendo noi familiari la speranza di vedere riconosciuti i diritti sanciti dalla Costituzione italiana di uguaglianza — scrivono i familiari nella lettera inviata anche al prefetto di Trapani Leopoldo Falco e all’assessorato regionale delle pari opportunità — sarebbe sufficiente una maggiore dose di amore per il prossimo in difficoltà attivando le pari opportunità, non come concetto semantico ma come stile di vita quotidiana».
I familiari confidano nella sensibilità dei commissari e «soprattutto nell’impegno che avete preso di portare la legalità e il senso di giustizia all’interno della nostra comunità, affinché le nostre richieste non rimangano parole ma possano concretizzarsi in un piccolo impegno economico che garantirebbe di poter far “vivere” con minore sofferenza la disabilità ai nostri figli».

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