PACECO. L’emergenza idrica è rientrata. Sono state, infatti, eliminate quattro rilevanti rotture, lungo la condotta del cisternone comunale di Paceco. Da oggi, peraltro, il comune viene rifornito dal nuovo acquedotto di Montescuro, attraverso un allacciamento temporaneo che convoglia l’acqua sulla linea già esistente della dissalata, in attesa che venga completato il collegamento diretto.
Riguardo alle riparazioni eseguite nei giorni scorsi, l’assessore ai Lavori pubblici, Pietro Cusenza puntualizza che «le rotture presentavano delle complicazioni tecniche, causate, sia dall’intersezione con una linea della Snam Gas avente una elevatissima pressione pari a 75 atmosfere, sia dalla notevole profondità d’interramento della vecchia condotta idrica, presumibilmente determinatasi nel periodo di realizzazione della diga Baiata». La scorsa settimana, l’Amministrazione comunale ha ricevuto il nulla osta all’intervento da parte della Snam Gas e si è pertanto potuto procedere alla realizzazione di un bypass definitivo, mediante la collocazione di una nuova tubazione in polietilene ad alta densità, della lunghezza di 120 metri. «Questa nuova condotta – sottolinea il sindaco, Biagio Martorana – ha consentito di escludere la porzione della vecchia tubazione che era ormai ridotta un colabrodo e che causava continui disservizi nell’erogazione dell’acqua. A breve, inoltre, si procederà a verificare altri problemi sulla rete di distribuzione o sulle saracinesche presenti nel resto del territorio comunale, che sono ancora causa di disservizi in alcune vie o zone limitate». Mentre era ancora in corso la realizzazione del percorso alternativo nella tubazione, intanto, è stata effettuata un’approfondita pulizia ed una disinfezione generale delle vasche di accumulo del cisternone idrico.
Un altro “bypass”, in funzione da oggi in via provvisoria, ha permesso il collegamento con il nuovo acquedotto di Montescuro, ma «entro la fine di giugno – puntualizza il sindaco Martorana – sarà completata la nuova linea diretta che si sta realizzando e che è già arrivata a qualche centinaio di metri dal cisternone».