TRAPANI. Riflettori puntati sull’Ente luglio musicale. Domani l’assemblea dei soci della storica istituzione artistica dovrebbe ufficializzare la nomina del nuovo consigliere delegato. Sembra che si vada verso la designazione di Giovanni De Santis. A quanto pare l’ex consigliere comunale potrebbe assumere anche la carica di direttore artistico. Dopo il recesso della Provincia regionale a causa della soppressione degli enti, disposta in Sicilia dalla Regione, il Luglio musicale è totalmente a carico del Comune di Trapani. Fino all’anno scorso il budget complessivo dell’Ente ammontava a circa 700 mila euro, di cui 270 mila euro a carico della Provincia e 430 mila euro messi a disposizione del Comune di Trapani. Contributo che da solo non basta a coprire i costi delle attività del Luglio, alle prese con le difficoltà economiche dopo il venir meno dello stanziamento dell’amministrazione di Palazzo Riccio di Morana. E proprio i problemi legati alla minore dotazione finanziaria hanno portato Gino Bosco a dimettersi, nelle scorse settimane, da consigliere delegato. Al suo posto dovrebbe dunque arrivare Giovanni De Santis. Intanto Vincenzo Marrone D’Alberti, che per alcuni giorni era stato dato quale possibile successore di Bosco, ha fatto sapere di avere ritirato la sua disponibilità ad assumere la direzione artistica dell'Ente “perché le condizioni che avevo proposto al sindaco Vito Damiano non sono state accolte, ovvero a netta scissione dei due ruoli con modifica dello statuto”, si legge in una lettera aperta inviata dal musicista, che ha ribadito la necessità di dividere la due cariche, affidando il “management al consigliere delegato e la direzione artistica ad un musicista di fama internazionale”, un distinzione definita “la linfa di un grande Teatro lirico sinfonico”. Vincenzo Marrone D’Alberti ha poi rimandato alla sua “richiesta di una grande personalità con capacità manageriali di altissima competenza che avevo consigliato, – ha continuato - ma respinta, senza motivazioni, e senza neppure un comunicato che giustificasse tale rifiuto”. Tra le condizioni poste dal maestro D’Alberti c’è anche “l’esclusione di altre eventuali nomine a consigliere delegato di personalità troppo politicizzate sul territorio”. Musicista di fama internazionale, il cui nome figura tra i migliori venticinque pianisti europei che abbiano suonato nei paese bassi, D’Alberti ha poi ricordato lo spirito con cui aveva dato la sua disponibilità. “Da pianista concertista – ha evidenziato - e da cittadino trapanese, ero intervenuto per il bene di tutta la comunità di cui rimango a servizio. Ma in questo preciso momento, non ci sono i presupposti per un dialogo con l' amministrazione dell' Ente” ha rimarcato D’Alberti, che ha anche rassegnato le dimissioni dalla consulta artistica, di cui faceva parte dal gennaio 2013.