Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Trapani: entra in una cabina dell’Enel, travolto da una scarica elettrica

TRAPANI. Può ritenersi miracolato, il minore rimasto folgorato da una scarica elettrica. E’ accaduto, lunedì sera, nel popolare Rione San’Alberto, già Rione Palma, nell’immediata periferia della città. Il giovane, che ha quindici anni, è stato investito da una scarica di 20mila Watt che si è sprigionata da una cabina dell’Enel che gli ha fatto fare un balzo di circa venti metri, prima di rimanere riverso sull’asfalto. Per un attimo si era anche temuto il peggio. Adesso il minore si trova ricoverato all’ospedale «Sant’Antonio Abate» con ustioni di secondo grado in diverse parti del corpo. Le sue condizioni, tuttavia non destano preoccupazione. Se la caverà in venti giorni. Secondo la ricostruzione della dinamica dei fatti, eseguita dalla polizia, il ferito è entrato in una cabina dell’Enel, approfittando del fatto che lo sportello era aperto. «Volevo soltanto curiosare, mentre attendevo l’arrivo dell’autobus», avrebbe raccontato agli agenti della Squadra volante della questura del capoluogo che si occupano del caso e che hanno già provveduto ad ascoltarlo. Una volta dentro il minore è stato travolto da una potente scarica elettrica che lo ha tramortito. Scattato l’allarme è giunta una pattuglia della polizia e un’ambulanza del 118 che ha provveduto a trasportarlo al pronto soccorso del «Sant’Antonio Abate». Dopo aver ricevuto una prima assistenza sanitaria nell’area di emergenza del nosocomio trapanese è stato ricoverato.
Niente di grave per fortuna, ma la vittima dell’incidente deve ringraziare i Santi protettori. Insomma, nel popolare quartiere periferico si è sfiorata la tragedia.
La cabina dell’Enel è stata chiusa. Qualcuno aveva forzato lo sportello, circostanza, questa, avrebbe facilitato l’accesso del minore rimasto folgorato. Alla stato attuale sembra inverosimile l’ipotesi - avanzata, però, in un primo momento dagli investigatori - che il ragazzo possa essere entrato nella cabina per impossesarsi di cavi di rame. «Volevo solo guardare cosa c’era dentro», la versione dell’interessato. L. To.

Caricamento commenti

Commenta la notizia