CAMPOBELLO DI MAZARA. È un atto intimidatorio dai tanti contorni da chiarire, quello che si è verificato lunedì sera, intorno alle 18, nel cortile del palazzo Accardi, in piazza Garibaldi a Campobello di Mazara, sede di alcuni uffici comunali. Qualcuno ha lanciato nella corte interna del palazzo una pistola giocattolo che si è frantumata in diversi pezzi. Ad accorgersi di quanto era successo sono stati alcuni dipendenti dell’Ufficio tecnico, le cui stanze si affacciano proprio nel cortile.
Dapprima il rumore dell’impatto col pavimento poi, non appena si sono affacciati, i resti della pistola che hanno fatto preoccupare tutti. E tra questi anche l’architetto Maria Piazza (collaborata dall’esperto Marina Marino), i cui commissari straordinari hanno affidato la dirigenza del settore urbanistica. Lei, come altri dipendenti, si trovava ancora in ufficio nonostante non era più orario di ricevimento del pubblico. Ma attorno a quest’atto intimidatorio ci sono elementi che l’indagine dei carabinieri dovrà chiarire. A partire dall’obiettivo dell’intimidazione. È, forse, proprio l’Ufficio diretto dalla Piazza che si occupa del rilascio delle concessioni edilizie? Ma c’è un ulteriore dettaglio oscuro in questa intimidazione. La pistola è stata davvero lanciata dall’esterno del palazzo? Se dovesse essere così, bisognerà capire da quale parte sia stata lanciata - se piazza Garibaldi, via Selinunte o via Vittorio Emanuele III - visto che tra le zone fuori il palazzo e il cortile ci sono muri alti e intere stanze adibite a uffici.
L’ultimo elemento che potrebbe dare un vero impulso alle indagini è quello della videosorveglianza. L’impianto del Comune, come confermato dal comandante della Polizia Municipale Osvaldo Busi, attualmente non è funzionante sull’intero territorio comunale. Ma, proprio vicino il portone del palazzo e in via Selinunte, c’è una gioielleria e l’ingresso dell’Unicredit e di Banca Nuova, i cui ingressi sono tutti dotati da un sistema di telecamere a circuito chiuso. L’analisi di quelle immagini potrebbe essere utile per individuare l’eventuale autore del gesto.
Sul posto, proprio lunedì sera, sono anche arrivati i carabinieri della Scientifica. A trasferire l’intero Ufficio tecnico dentro il palazzo Accardi è stata la commissione straordinaria, che guida il Comune dal 2012, proprio quando fu attuato il piano di riordino degli uffici e l’azzeramento degli affitti di immobili privati. Alcuni settori dell’Ufficio sono stati sistemati a pian terreno, altri, invece, al primo piano nelle due ali del palazzo.