ERICE. «Almeno 30 auto all'anno finiscono per danneggiarsi finendo ”regolarmente” in un canalone per evitare scontri frontali, a causa delle buche ma anche per l’alta velocità, sulla strada cosiddetta Torrebianca, in territorio di Erice, e nessuno è mai intervenuto per tentare di rallentare la corsa delle auto oppure per delimitare il canale con delle opere o con dei cartelli che segnalano il pericolo». L’allarme è stato lanciato da un abitante della zona, Giuseppe Abbate che si è rivolto all'amministrazione comunale di Erice tramite Il Giornale di Sicilia. «Dal 2005, da quando, cioè, risiedo nel comune di Erice - ha scritto Abbate - esiste, inoltre, uno stato di abbandono di alcune vie in particolare, via Marconi e via Palermo, che da anni aspettano il rifacimento del manto stradale».
La replica, con un fattivo intervento, del sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, non si è fatta attendere. Il primo cittadino della Vetta, infatti, ha dato immediatamente disposizioni in tre diverse direzioni: l’una al comandante della Polizia municipale, l’altra al responsabile dei Lavori pubblici e la terza all’assessore Angelo Catalano. Al comandante dei Vigili, pur definendo «sprovveduti» gli automobilisti che sono andati a finire dentro il canalone ai bordi della via Torrebianca, Tranchida ha proposto, qualora possibile ai sensi del codice della strada, di inserire quella via nella pianificazione dei punti autovelox, «avendo cura di verificare anche il possibile potenziamento della segnaletica stradale nonché il funzionamento (od eventuale ripristino) dei lampeggianti di pericolo a suo tempo allocati all’intersezione stradale»; al responsabile dei Lavori pubblici il sindaco di Erice, a proposito dell’ulteriore segnalazione di Abbate riguardo alle condizioni del manto stradale in particolare nel primo tratto (incrocio Milo/Panorama) compromesso dai lavori di sostituzione della condotta idrica da parte di Siciliacque, ha chiesto di sollecitare la ditta che ha effettuato i lavori a completare il «tappetino di usura stradale», ripristinando il «mero perimetro degli scavi» mentre per quanto riguarda la via Marconi, ha rilevato l’opportunità di «far ispezionare, e, se del caso, intervenire, ove possibile, anche in economia».
Al sindaco ha fatto eco l’assessore Angelo Catalano sottolineando che, piuttosto che ricorrere agli autovelox che dovrebbero essere autorizzati dalla Prefettura, per limitare la velocità nel tratto di strada segnalato basterebbe collocare una serie di dossi tipo quelli già installati nella via Clemente, con ottimi risultati sia in termini di riduzione della velocità che di sicurezza.