ALCAMO. Sul «caso Anfiteatro», il neonato comitato «Difendiamo il Geosito Cave Cappuccini» non demorde. Nonostante il sindaco Sebastiano Bonventre già nei giorni scorsi abbia dichiarato che la «ormai la avvenuta firma del contratto di appalto con la ditta aggiudicatrice renderebbe la revoca oltremodo onerosa, a causa delle inevitabili penali, per il Comune», ieri una rappresentanza del suddetto comitato ha reso noto di avere «incontrato nei giorni scorsi negli uffici comunali il dirigente del settore lavori pubblici ingegnere Anna Parrino, il geometra Nunzio Bastone, l'assessore Salvatore Cusumano e due tecnici della ditta Cosedil che si è aggiudicata l'appalto per la realizzazione dell'Anfiteatro».
Stiamo parlando dell'Anfiteatro Orto di Ballo, una grande opera per la quale il Comune ha ottenuto un finanziamento di 5 milioni di euro, nell'ambito di una serie di progetti da attuare con fondi europei. Una grande opera di cui già si parlò abbondantemente circa quattro anni addietro, quando l'amministrazione comunale allora guidata da Giacomo Scala organizzò, nell'area delle ex cave di marmo individuata per la realizzazione dell'anfiteatro, un concerto al quale presenziò anche l'allora assessore regionale Gaetano Armao con altre autorità politiche. Passato quasi in sordina per circa tre anni, soltanto nelle ultime settimane l'argomento è stato affrontato pubblicamente ad Alcamo, con proposte di stornare i fondi per tale progetto verso, invece, la riqualificazione del Castello di Calatubo. I vertici comunali hanno già detto che «un progetto riguardante i lavori di restauro e rifunzionalizzazione del Castello fu approvato nel 2010, nell'ambito dei Pist Asse del Belice - Pisu Alcamo Città Baricentrica». Il progetto comprendeva un lungo elenco delle opere da realizzare, con fondi già stanziati, per un totale di circa 60 milioni di euro, come: il Castello di Calatubo; AlKamia, la cittadella destinata ai giovani; il Centro raccolta rifiuti, e la costruzione di isole ecologiche; il Lazzaretto - Museo del Travertino, luogo per attività giovanili; Anfiteatro Orto di Ballo, un museo di Ornitologia; il Museo del Vino, all'interno di un'ala del Castello dei conti di Modica.
I rappresentanti del Comitato dicono: «Ci è stato presentato il progetto Anfitatro in un clima sereno e costruttivo, abbiamo espresso le criticità e i forti dubbi sulla reale utilità dell'opera che nel suo complesso risulta molto impattante in un'area di grande valore scientifico e tutto sommato ristretta. Si ritiene infatti che debba essere ripensata la valorizzazione dell'area che comprende la Cittadella dei giovani, il "Lazzaretto" ed il geosito. Si è anche rappresentato - concludono - il rischio che resti anch'essa un'opera incompiuta visto che ad oggi nulla è compreso nel progetto circa l'arredo e la musealizzazione degli ampi locali e destinati ad associazioni e museo del travertino».