SELINUNTE. Da due anni una sbarra posta trasversalmente e una baracca di legno lungo la strada non consentono agli autobus pieni di turisti di raggiungere l’acropoli all’interno del Parco Archeologico. I turisti hanno poche scelte o quella di servirsi dei trenini elettrici o tentare l’impresa degna di Ercole di raggiungere a piedi il Tempio C, intitolato proprio alla figura mitologica o ancora, quella più logica, di arrivare sullo spiazzale della zona dell’acropoli con l’autobus. Gli autisti, infatti, dopo essere arrivati al cancello e poi alla biglietteria non possono usufruire della strada di collegamento interna perchè devono uscire fuori dallo stesso parco, percorrere una circonvallazione e rientrare nel Parco per poi percorrere tranquillamente la stessa che arriva fino allo spiazzale.
Motivo di tutto ciò la presenza di una sbarra che fu messa ad inizio dei lavori per la realizzazione del mega parcheggio, dell’eliminazione della duna, lavori iniziati e poi sospesi a causa di alcune denunce e che dopo il dissequestro dell’area non sono mai ripresi.
Anche la casetta in legno che era posta vicino alla sbarra che ospita i dipendenti è stata spostata per i lavori e si trova ancora lì in mezzo alla strada con i gravi disservizi denunciati.
Il personale conferma i giri tortuosi degli autobus, limitandosi a dire che il problema è già conosciuto da chi di competenza e si spera in tempi brevi di risolvere il tutto. Il neo direttore del Parco sa che basterebbe poco per eliminare il disservizio e pare che si attenda a breve l’intervento di una ditta con un montacarichi per sollevare l’ingombrante casetta in legno.
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