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Selinunte, un’isola di alghe al porto turistico

Il perché si siano fermati i lavori ancora non è chiaro, ma pare che il sindaco afferma che si sta muovendo per cercare di risolvere l’annoso problema

CASTELVETRANO. Vanno via la chiatta e le ruspe che dovevano servire a bonificare il porto di Marinella, ma restano solo le foglie di posidonia piaggiate, mentre i pescatori chiedono che venga rimossa «un’isola» di alghe, che si è formata al centro dello specchio d’acqua. Tonnellate e tonnellate di posidonia sono state rimosse e sistemate sull’arenile in attesa che le mareggiate di scirocco le portassero via,l’arrivo della chiatta voluta e sollecitata dai pescatori per una bonifica migliore del porto, ha funzionato parzialmente, visto che le difficoltà per le stesse barche dei pescatori, continuano per la presenza ingombrante dell’isolotto. Il perché si siano fermati i lavori ancora non è chiaro, ma pare che il sindaco afferma che si sta muovendo per cercare di risolvere l’annoso problema. I fratelli Francesco e Antonio Signorelli, diportisti si augurano che prima dell’estate tutto possa essere risolto, mentre precisano che:«purtroppo i miasmi si fanno sentire e i tanti turisti che affollano la borgata si lamentano». Il problema del porto di Marinella è atavico e da decenni rappresenta una «zavorra economica» per le amministrazioni passate e presenti che nonostante progetti vari,pareri importanti non sono riusciti a potere realizzare un porto turistico.La scorsa estate è stato presentato a Marinella di Selinunte proprio in piazza il progetto preliminare corredato dagli studi batimetrici effettuati dai tecnici dell’Università degli studi di Catania ,che prevede la realizzazione di un porto che potrebbe ospitare 48 posti barca per pescherecci locali e altri 340 per la nautica da diporto. L’investimento parla all’incirca di 33 milioni di euro. Il problema sicuramente al di là delle autorizzazioni è trovare i finanziamenti tra pubblico e privato, mentre è sempre in atto la cooperazione e l’accordo tra la Tunisia e l’Italia, per fermare il fenomeno dello spiaggiamento delle alghe e la sua valorizzazione, con la trasformazione della posidonia da rifiuto a risorsa del territorio.Resta comunque urgente la bonifica del porto mentre l’estate è sempre più alle porte e si continuano ad investire migliaia di euro per un porto che probabilmente come dicono i pescatori dovrebbe essere solo allungato per evitare che le mareggiate di ponente facciano entrare le alghe.

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