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Campobello, disabile lancia appello al Comune

Di Girolamo, dopo anni di reiterate richieste, torna a indicare un appartamento a pian terreno che, secondo lui, è disabitato da decenni perché l’assegnatario vivrebbe al Nord

CAMPOBELLO. Torna a far sentire la propria voce il campobellese Vito Di Girolamo, 49 anni, costretto sulla sedia a rotelle per una paraparesi grave, che da anni chiede al Comune un cambio di alloggio popolare. La sua storia è lunga anni e, qualche anno addietro, è pure finita in una trasmissione tv sulle reti Mediaset. Quello che oggi è tornato a chiedere alla Commissione straordinaria che guida l’ente è la stessa richiesta di qualche anno fa: un cambio del suo appartamento a primo piano (assegnato legittimamente) in via A. Cascio con uno a pian terreno nello stesso complesso popolare. Il quartiere è quello di fronte la parrocchia Madonna di Fatima dove c’è il nucleo storico delle strutture popolari di Campobello di Mazara. Di Girolamo ora torna a indicare un appartamento a pian terreno che, secondo lui, è disabitato da decenni perché l’assegnatario vivrebbe al Nord. «Basterebbe un cambio d’assegnazione col mio per alleviare le mie sofferenze» spiega. Perché per salire con le scale a primo piano il diversamente abile fa molta fatica, reggendosi con le braccia al passamano. La sua vicenda - oggi al vaglio della Commissione straordinaria - è lunga. Ad onor del vero, più di cinque anni fa, proprio per le sue esigenze, gli venne assegnato un nuovo appartamento a pian terreno in contrada Erbe Bianche. Ma Di Girolamo lo rifiutò, «perché dista molto da casa di mia sorella - spiega - che si occupa delle mie cure mediche, spesso anche notturne». Vito Di Girolamo vive con la sua compagna Agata. Già qualche settimana addietro è stato ricevuto dal prefetto di Trapani Leopoldo Falco che ha chiamato la collega Esther Mammano, a capo della Commissione straordinaria del Comune. «Quella del signor Vito Di Girolamo è una questione delicata e grave - ha detto la Mammano - che stiamo seguendo attentamente, ma siccome interessa anche altre persone assegnatari di alloggi popolari non posso dire di più». Nessun chiarimento in più se il problema verrà risolto e se si, come e in quali tempi. Di Girolamo è comunque molto sconfortato: «Io non chiedo né soldi, né vantaggi e né favori personali: la mia è una richiesta per l’affermazione di un diritto e combatterò fino in fondo perché non permetterò a nessuno di calpestare la mia dignità anche nella mia condizione di disabilità».  

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