Trapani

Sabato 21 Settembre 2024

Trapani, tutta l’Italia si mobilita per "Luis": polemiche sul ritardo dei soccorsi

TRAPANI. Da Nord a Sud, passando per il Centro. Tutta l’Italia si mobilità per «Luis», il cucciolo di pit-bull seviziato dal padrone. Il cane - sequestrato dai carabinieri dopo il blitz eseguito dal referente locale del Partito animalista europeo Enrico Rizzi - ora sta bene, ma ancora mostra le ferite lacero-contuse e i segni di bruciatura alla testa. Il proprietario, Francesco Danese, denunciato per il reato di maltrattamenti, lo avrebbe preso a bastonate e gli avrebbe spento addosso le cicche di sigarette. Una crudeltà che ha scatenato, soprattutto nei social network, la rabbia e lo sdegno di tutti gli animalisti, e non solo, della Penisola che hanno inviato numerose mail di protesta alla Prefettura. In particolare, chiedono al rappresentante del Governo di far luce «sul mancato intervento, nottetempo, delle forze dell’ordine», chiamate dagli abitanti del centro storico - «Luis» era tenuto segregato nel balcone di una abitazione della via Libertà - che, in diretta, avrebbero assistito alle sevizie subite dal cane. Qualcuno di loro ha anche ripreso i maltrattamenti con il telefonino-cellulare. Carabinieri e vigili urbani sono intervenuti soltanto il giorno dopo, quando Enrico Rizzi si è recato nella «casa degli orrori», come ormai la definiscono gli animalisti, dando l’allarme. Alla fine il cane è stato recuperato dai vigili del fuoco che per raggiungere il balcone hanno utilizzato l’autoscala. Francesco Danese, infatti, si era barricato nel suo appartamento, non rispondendo agli uomini in divisa che avevano bussato alla sua porta.
Il sit-in, organizzato il giorno dopo il sequestro davanti l’abitazione di Francesco Danese, per chiedere, provocatoriamente, l’arresto del padrone del pit-bull, è culminato nella denuncia del presidente nazionale del Partito animalista europeo, Stefano Fuccelli, chiamato a rispondere di lesioni personali aggravate. Il capo del «Pae» avrebbe sferrato un pugno ad un amico di Francesco Danese, costringendolo a ricorrere alle cure del pronto soccorso. L.To. 

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