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Trapani, "Luglio Musicale": Gino Bosco lascia la guida dell’Ente

La dotazione finanziaria annuale, pari a circa 700 mila euro, si è così ridotta al solo contributo del Comune di Trapani, pari a 430 mila euro, rimasto a questo punto l’unico socio del Luglio musicale

TRAPANI. Gino Bosco si è dimesso da consigliere delegato dell’Ente luglio musicale trapanese. La decisione è stata presa davanti alle difficoltà economiche in cui da mesi si trova la storica istituzione culturale, alle prese con problemi di budget per il venir meno del contributo di 270 mila euro a carico della Provincia di Trapani, che è uscita dalla compagine sociale dopo la soppressione degli enti disposta in Sicilia dalla Regione. La dotazione finanziaria annuale, pari a circa 700 mila euro, si è così ridotta al solo contributo del Comune di Trapani, pari a 430 mila euro, rimasto a questo punto l’unico socio del Luglio musicale. Ed una volta terminata la stagione teatrale, davanti ai problemi economici per il dimezzamento del budget, Bosco, che era in carica dal giugno 2012, ha deciso di fare un passo indietro, lasciando la guida dell’Ente. “Lascio la direzione del Luglio musicale con la ferma convinzione di avere fatto fino in fondo il mio dovere per la salvaguardia ed il rilancio culturale dell’Ente”, ha detto l’avvocato trapanese, che ha tenuto ad evidenziare “le buone condizioni economiche e finanziarie” dell’istituzione e l’approvazione “da parte dell’assemblea di un bilancio risanato con un segno positivo netto di 136 mila euro ed una liquidità di cassa attiva pari a 150 mila euro”, ha rimarcato Bosco, che ha quindi tracciato un bilancio della sua gestione, chiamando in causa, tra le altre cose la produzione dell’opera “Mercedes”. L’ex consigliere delegato ha poi lanciato qualche critica nei confronti del Comune di Trapani, chiamando in causa, oltre che la macchina amministrativa, anche il Consiglio comunale “non pronto a recepire le istanze che continuamente ho lanciato pubblicamente”, ha ricordato Gino Bosco, che non ha nascosto la sua amarezza per come la politica cittadina ha gestito la vicenda. “Non c’è mai stata una discussione seria – ha rimarcato - per decidere le sorti dell’Ente luglio musicale e della biblioteca Fardelliana davanti ai problemi sorti con soppressione della Provincia ed il venir meno del suo ruolo in queste due importanti istituzioni”. La palla passa adesso al sindaco di Trapani Vito Damiano, che dovrà nominare il nuovo consigliere delegato in un contesto dove continuano a tenere banco le difficoltà economiche. Con tutti i problemi legati alla programmazione della stagione ed alla gestione del personale, per cui, nei mesi scorsi, è stata anche prospettata l’ipotesi di procedere a tagli. “È necessario – ha concluso Bosco - inventarsi una nuova programmazione ed nuovo percorso dell’Ente. Con l’attuale dotazione si rischia di pagare solo gli stipendi e ciò non è possibile”. A questo punto i riflettori restano puntanti sulle scelte del primo cittadino, ad iniziare dalle nomina del nuovo consigliere delegato. A riguardo si parla del pianista Vincenzo Marrone D’ Alberti, a cui Damiano avrebbe chiesto di assumere sia la carica di consigliere delegato che di direttore artistico. Ma il musicista, con alle spalle 20 anni di carriera internazionale, a quanto pare, avrebbe dato la disponibilità per la sola figura di direttore artistico, declinando l’invito ad assumere anche la carica amministrativa.  

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