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Castelvetrano, ristoratore pronto a offrire pasti ai poveri un giorno a settimana

CASTELVETRANO. Apre nelle giornate di chiusura il suo ristorante per offrire gratuitamente un pranzo alle persone bisognose. Una iniziativa lodevole e già in cantiere e confermata dallo stesso titolare del ristorante Onomea di via Gioberti, Giovanni Bertolino che assieme ai suoi familiari, hanno pensato di volere dare un segale di solidarietà alle persone che hanno difficoltà anche a trovare un pasto caldo. E’ stato lo stesso Giovanni Bertolino a volere incontrare il sindaco Felice Errante, al quale ha illustrato il suo desiderio cioè quello di aprire il mercoledì di chiusura e per quattro volte durante il mese. «La mia proposta - dice il ristoratore - è stata accettata di buon grado dal sindaco il quale ha già attivato i suoi canali del suo assessorato alla Solidarietà Sociale, per portare nel mio locale già a partire dal prossimo mercoledì quelle famiglie, o singoli ai quali verrà offerto gratuitamente un pranzo. Un’idea voluta dalla mia famiglia perché siamo convinti-continua Giovanni Bertolino che se ognuno di noi da qualcosa di suo al prossimo possiamo tutti assieme contribuire a ridurre la sofferenza altrui». Anche il personale, lo chef hanno accolto di buon grado l’invito del ristoratore e gratuitamente lavoreranno per le quattro giornate del mercoledì.Intanto prende corpo l’idea di una mensa giornaliera e già si è messa in moto la macchina organizzativa. Alcune associazioni hanno chiesto all’Amministrazione di potere realizzare una mensa giornaliera per i poveri e già è stata formalizzata l’idea progettuale con i Servizi sociali del Comune. Ogni giorno presso l’ex mercatino ittico di via San Martino, oggi Loggiato dei Saperi & Sapori, gestito gratuitamente dall’Associazione culturale l’Agave, che ha dato il suo parere favorevole, verrà offerto dai volontari delle associazioni un pasto caldo agli indigenti. Anche un gruppo di universitari attraverso la rete internet ha voluto inviare una lettera aperta al sindaco ricordandogli che nelle strutture alberghiere e ristoranti ogni giorno si perdono centinaia di chili di pietanze, che sistematicamente vengono conferite nei cassonetti e l’idea secondo gli studenti era quella di una raccolta giornaliera di pasti non consumati da offrire ai più bisognosi. Il sindaco che ha plaudito l’idea ha voluto ricordare che:«tutto ciò deve passare attraverso uno strettissimo controllo igienico-sanitario anche di trasporto pasti, che il Comune non può gestire né garantire trattandosi di materiale di immediato consumo».

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