ERICE. I socialisti diventano il gruppo più numeroso al Consiglio comunale di Erice. Alberto Mazzeo ha ufficializzato ieri la sua adesione al Psi, portando così a cinque i componenti della formazione politica che si rifà alle posizioni dell’onorevole Nino Oddo, schierati all’opposizione del sindaco Giacomo Tranchida. Mazzeo si va ad aggiungere ai consiglieri Giuseppe Alastra, Vincenzo Caico, Giuseppe Vassallo e Luigi Nacci, quest’ultimo passato di recente nelle file dei socialisti. Eletto nell’Udc, partito che ha lasciato lo scorso gennaio, Mazzeo ha motivato la sua decisione rimandando alla “coerenza” del partito di Nino Oddo “che rappresenta l’unica alternativa credibile al tranchidismo”, ha dichiarato il consigliere, che si è ripromesso di “contribuire al progetto politico che è stato avviato ad Erice”, guardando naturalmente alle prossime elezioni amministrative. “Le continue adesioni al Psi ericino dimostrano la giustezza della linea politica che i socialisti hanno portato avanti in questi anni”, ha dichiarato l’onorevole Nino Oddo. “Essere la prima forza politica ad Erice – ha aggiunto Daniela Virgilio, del direttivo provinciale del Psi - ci obbliga ad elaborare un progetto che ci vedrà candidati alla guida del Comune della Vetta”. Intanto il quadro politico ericino resta in fibrillazione dopo l’incontro tra i due segretari del Pd e del Psi Gianrosario Simonte e Dino Manzo. L’apertura del confronto con i socialisti non è piaciuta per niente al sindaco Giacomo Tranchida, che ha contestato l’iniziativa di Simonte. Il Psi è infatti all’opposizione mentre il Pd fa parte della maggioranza ed è presente in giunta con due assessori. E davanti alla linea politica assunta da Simonte, che è anche consigliere comunale in Vetta, per tutta risposta il primo cittadino ha “congelato” il vicesindaco Daniela Toscano e l’assessore Laura Montanti, entrambi in quota al Pd. Ma le acque restano agitate anche in Consiglio comunale, dove all’ordine del giorno c’è il nuovo regolamento delle commissioni consiliari, che potrebbero essere ridotte da sei a quattro. Il provvedimento ruota attorno al taglio dei costi della politica e all’introduzione di una serie di “paletti”, tra cui l’obbligo di presenza dei consiglieri per almeno un’ ora e mezza, condizione necessaria per l’ottenimento del gettone. In aula non c’è però unanimità di intenti sul regolamento. Ed anche nella maggioranza ci sarebbero pareri discordanti, come evidenziato dai consiglieri Alberto Mazzeo, Concetta Montalto e Giovanni Maltese, che nei giorni scorsi, hanno chiamato in causa le dimissioni di Paolo Genco, da presidente della quarta e della terza commissione, oltre che di Pippo Martines da componente. Genco ha comunque escluso ogni correlazione tra la sua decisione, “presa per motivi personali”, e la modifica del regolamento. Sempre dal gruppo “Erice che vogliamo” anche Pino Agliastro ha fatto un passo in dietro, “nell’ottica della loro riduzione”, da presidente della prima commissione, mentre Santoro Alastra ha chiesto una verifica politica nella coalizione che sostiene Tranchida. Per “Erice che vogliamo” Pippo Martines ha comunque escluso problemi all’interno del movimento.