SALEMI. Un messaggio di riflessione e di responsabilità quello lanciato, in una lettera aperta, dai Sacerdoti, religiosi e laici delle Comunità parrocchiali di Salemi alla comunità e a chi si appresta nei prossimi anni ad amministrare la città. «Il commissariamento della precedente amministrazione – si legge nel testo – è un fatto che ha toccato la nostra città, mettendola in sofferenza e su cui dobbiamo porre la nostra attenzione. Tale fatto è sintomo di quella struttura di disordine che dilaga nella nostra città e che riguarda un po' tutti, ciò non ha permesso la realizzazione del bene comune da tutti auspicato. Tra le forme di male è importante sottolineare il disinteresse collettivo verso la propria città, la mancanza di passione e di responsabilità nell'adempiere il proprio dovere, l'incapacità di sfruttare le reali potenzialità e ricchezze che il territorio custodisce e talvolta anche l'incapacità di amministrare per la carente formazione di coloro che vengono scelti». Tra i bisogni della città “per una politica che non dimentichi nessuna persona e realizzi il bene comune”, così come specificato nel titolo della lettera, sei sono i punti cardine: gente convinta e che abbia la forza di sacrificarsi per il bene della città e non solo per gli interessi del proprio gruppo. Gente motivata e che con passione voglia lavorare per amministrare la nostra città coinvolgendo concretamente anche la fascia giovanile. Gente esperta e formata nel fare politica, non gente che si improvvisa tale ritenendosi aprioristicamente capace di amministrare la cosa pubblica. Gente che conosca il territorio in cui dovrà operare, che conosca bene i suoi lati positivi e negativi, le risorse e le povertà. La carenza di tali conoscenze non costruisce il bene comune. L’urgente bisogno di seri e concreti interventi amministrativi che affrontino l'impoverimento della nostra popolazione, la mancanza di lavoro, il disagio giovanile che porta all'emigrazione, la fragilità degli anziani soli.Elementi che non possono più essere disattesi per un reale rilancio economico del territorio e un maggiore benessere dei cittadini. Infine l’improrogabile reale impegno e la partecipazione di tutti i cittadini per realizzare le aspettative che tutti auspichiamo e vedere cosi rifiorire la nostra città. Tra i suggerimenti della Chiesa da non sottovalutare: rivalutare e puntare sulle potenzialità culturali e storiche del territorio; dare massima attenzione a tutte quelle realtà in cui c'è povertà, sofferenza e bisogno; agire con la massima correttezza, trasparenza e responsabilità nelle scelte di amministrazione; curare con interesse e sapienza il territorio della città che non è solo e unicamente il centro storico; impegnarsi per offrire tutti quei giusti e necessari servizi che un Comune deve assolutamente dare ai suoi cittadini. La Chiesa, secondo le parole di Benedetto XVI, ha una missione di verità da compiere «…la fedeltà all'uomo esige la fedeltà alla verità che, sola, è garanzia di libertà e della possibilità di uno sviluppo umano integrale.»
Caricamento commenti
Commenta la notizia