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Parcheggi a Trapani, blitz della Municipale: «Pochi gli stalli per i residenti»

TRAPANI. Nuovo blitz della polizia municipale nel centro storico, in merito ai parcheggi. Questa volta le attenzioni dei caschi bianchi si sono concentrate su via Gatti, arteria che sorge tra via Mercè, nella quale la Ztl è stata modificata consentendo l’accesso anche ai non residenti dalle 8 alle 19, e via Orfane. Una pattuglia dei vigili, infatti, si è presentata nell’arteria elevando diverse contravvenzioni, con tanto di rimozione con il carro attrezzi delle vetture che erano in divieto nello slargo che insiste all’incrocio con via Badia Grande.
Prima dell’inizio dello slargo, sul lato sinistro, terminano le strisce gialle riservate ai residenti, ed è stato posizionato un cartello che indica il divieto di sosta con rimozione forzata ambo i lati. Alcuni cittadini, però, vi avevano lasciato ugualmente l’auto in sosta «anche perché in questo tratto di strada non insistono attività commerciali ed è presente un solo ingresso per abitazione» è il commento di Francesco Giacalone, uno dei residenti della zona. Ma i vigili hanno elevato le contravvenzioni e, poi, sono ritornati sul posto per fotografare la situazione attuale. Tra le proteste, però, dei residenti i quali lamentano l’esiguo numero delle strisce gialle, rispetto a coloro che vi abitano. «Le auto in quel punto non davano fastidio a nessuno — continua sempre Francesco Giacalone —. E poi non capisco come mai sempre gli stessi vigili, che per arrivare in via Gatti saranno transitati da via Mercè e piazza San Francesco di Paola, non si siano resi conto che in queste due arterie erano presenti diverse vetture in sosta, nonostante i divieti. Addirittura un cittadino lo ha anche fatto presente agli stessi vigili, senza che accadesse nulla».

«Il servizio viene effettuato regolarmente in tutto il centro storico — è la replica di Francesco Guarano, il comandante della polizia municipale —. Adesso effettueremo dei controlli in merito a questa segnalazione perché, se fosse realmente così, si tratterebbe di un atto grave in quanto si ipotizzerebbe il reato di omissione in atto d’ufficio».

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