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Mazara, appaltati i lavori al centro di prima accoglienza

La gara per la ristutturazione dei locali è stata aggiudicata alla Emmeci di Gangi che ha avuto la meglio su 121 concorrenti

MAZARA DEL VALLO. La realizzazione della struttura è finanziata dal ministero dell'interno per un importo di 350 mila euro per la sistemazione del manufatto in disuso. Gli uffici tecnici comunali hanno elaborato un progetto innovativo che è stato ritenuto meritevole di accoglimento che si è concluso con l'iter della gara d'appalto. Nasce così il centro di primo soccorso per cittadini extracomunitari sbarcati nel territorio comunale. Si trova in contrada Affacciata, a ridosso degli impianti sportivi. I lavori, affidati all'impresa Emmeci srl di Ganci che ha avuto la meglio su 121 ditte partecipanti per un importo a base d'asta di circa 323 mila, sono in corso.
Si stanno montando dei divisori in muratura per la suddivisione dei locali che sono molti ampi e possono essere utilizzati per diversi servizi. I lavori dovranno concludersi al massimo entro 5 mesi. In particolare, con gli interventi previsti la struttura sarà trasformata in centro di momentanea accoglienza per gli immigrati che, dopo i primi accertamenti sulla loro identità e le prime cure, saranno trasferiti in altro sito. Potrà ospitare circa 70 persone ma il sindaco Nicola Cristaldi sostiene «che si può arrivare anche fino a 100». Il centro è struttura destinata a garantire una prima accoglienza allo straniero irregolare rintracciato sul territorio nazionale. La sua permanenza è limitata al tempo strettamente necessario per stabilire l'identità e la legittimità della sua permanenza sul territorio o per disporne l'allontanamento. Ai cittadini extracomunitari privi di permesso di soggiorno sono assicurate anche le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti ed essenziali, anche in modo continuativo, per malattia e infortunio e gli interventi di medicina preventiva a tutela della salute individuale o collettiva. È intendimento dell'amministrazione comunale, inoltre, utilizzare la struttura anche per iniziative culturali, artistiche e ospitalità momentanea di giovani.
L'immobile, è stato abbandonato a seguito della decisione della chiusura del mattatoio, non più produttivo e molto costoso per la sua gestione. Il riattamento contribuirà al risanamento di un'area che si era trasformata in simbolo di degrado e di abbandono. L'utilizzazione della nuova sede di momentanea accoglienza fuori dal centro della città consentirà un migliore servizio per gli immigrati ed anche maggiore assistenza da parte degli operatori, assicurando alle forze di polizia di poter svolgere il proprio lavoro con maggiore serenità.
«Tutto è stato possibile - commenta il sindaco - anche e soprattutto per la collaborazione degli organi istituzionali preposti a tale servizio ed in particolare all'ex Prefetto di Trapani, Marilisa Magno, che sulla materia si è sempre dimostrata sensibile alle esigenze della città». La struttura dovrebbe essere agibile entro fine anno.

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