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Alcamo, tentato omicidio: arrestati dopo 8 anni

ALCAMO.Dopo oltre otto anni dal violento episodio di cui si sono trovati a dovere rispondere, sono stati condannati in via definitiva rispettivamente a dieci e a sette anni di reclusione. Tentarono, infatti, di uccidere un anziano alcamese al culmine di un tentativo di furto nella sua abitazione in via Diaz ad Alcamo. L'arresto di entrambi è scattato in esecuzione di due ordini di carcerazione, emessi dalla Procura di Trapani, per i reati di tentata rapina, tentato omicidio e violazione di domicilio. Arresto eseguito dagli agenti delle sezioni Volanti e Investigativa del Commissariato di Alcamo. I due arrestati sono Pietro Sarzana, alcamese di 43 anni, e Vincenzo Aceste, di 42 anni, residente a Calatafimi. E' infatti divenuta definitiva la sentenza con la quale i due sono stati condannati rispettivamente alla pena di dieci anni e di sette anni di reclusione per i tre suddetti reati. Ne è quindi scaturito il provvedimento di arresto e, quindi, di carcerazione nella casa circondariale "San Giuliano" di Trapani.I fatti per i quali sono stati condannati Sarzana e Aceste risalgono al 17 dicembre 2005. I due tentarono di rubare all'interno di un'abitazione nella via Diaz, in pieno centro urbano di Alcamo, ma furono sorpresi dall'anziano proprietario. La reazione dei malviventi, in base alla ricostruzione dei fatti fornita dagli inquirenti, fu spietata. Dapprima lo malmenarono e, per guadagnare la fuga, lo investirono con la loro automobile riducendolo in fin di vita. Assieme a Sarzana e ad Aceste, fu imputato e quindi rinviato a giudizio, dal giudice per le udienze preliminari di Trapani Piero Grillo, anche il calatafimese Vincenzo Lorito, che all'epoca dei fatti aveva 22 anni.
La vittima di quell'efferato crimine fu l'allora ottantatreenne Simone Maltese, deceduto qualche anno dopo. Maltese, rientrando a casa, trovò la porta aperta. Dopo avere varcato la soglia, l'anziano fu aggredito da due giovani che, quindi, lo spinsero a terra e fuggirono. Maltese, rialzatosi prontamente, inseguì i due rapinatori sino alla vettura dove era ad attenderli un terzo complice. Simone Maltese, incurante del pericolo, si pose dinanzi alla vettura nel disperato tentativo di impedire la fuga dei delinquenti. L'uomo al volante, però, avviò la marcia investendo violentemente il pensionato e schiacciandolo contro il muro di un edificio. Simone Maltese, prontamente soccorso, fu trasportato urgentemente all'Ospedale "San Vito e Santo Spirito" di Alcamo e successivamente trasferito a Palermo dove fu sottoposto ad un intervento chirurgico, avendo infatti riportato forti traumi e fratture. Le immediate ricerche da parte del Commissariato di Alcamo partirono da un primo importante indizio: un lembo di stoffa perduto da uno dei rapinatori durante la fuga. Tale elemento consentì agli investigatori, nelle ore successive, di individuare uno dei presunti responsabili della rapina e, successivamente, anche gli altri due.

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