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Marsala, all'ospedale «Borsellino» mancano personale e posti letto

MARSALA. Trovare adeguate e immediate soluzioni per risolvere la precarietà dell'area di emergenza dell'ospedale Paolo Borsellino e potenziare il personale medico, paramedico e ausiliario e dotare di apparecchiature adeguate le varie unità operative. Sono stati questi i punti principali relativi al presidio ospedaliero marsalese affrontati dal tavolo tecnico sulla sanità convocato dal presidente della Commissione consiliare Vincenzo Martinico.
All'incontro hanno partecipato il vice sindaco Antonio Vinci, delegato per le politiche sanitarie dal sindaco Giulia Adamo, il presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano, il vice presidente dell'Ordine provinciale dei Medici Maurizio Terzo, nonché i rappresentati sindacali di Cimo, Snami e Fimg, dei Pediatri di famiglia, dell'Associazione Medico Chirurgica Lilibetana, dell'Associazione «Batticuore… Batti» e dei Medici del 118, presenti il vice presidente del Consiglio comunale Filippo Maggio e il direttore del Distretto Sanitario 52 Nunzio Ragona. Un tavolo tecnico che ha denunciato lo stato di precarietà della Sanità marsalese che, nonostante tutte le promesse fatte dai vertici dell'Asp negli anni, sono rimaste inattuate o almeno non messe in atto secondo quelle che sono le esigenze del presidio ospedaliero. Prioritario, e non poteva essere altrimenti, il potenziamento del personale medico e paramedico al pronto soccorso dove le attese continuano ad essere di ore, soprattutto per i «codici verdi e bianchi», nonostante il prodigarsi del personale. Sul tappeto l'assurda situazione dell'Unità Operativa Complessa di Diabetologia, diretta dal primario dottor Filippo Maggio e l’Aiuto dottor Nino Lo Presti, che pur assistendo 150 ragazzi con diabete di tipo 1 in cui è stato impiantato apposito micro-infusore e polo di eccellenza per la cura e il trattamento del «piede-diabetico», non ha nemmeno un posto letto di degenza. Poi il problema della mancata attivazione del punto di ristoro e la necessità di aumentare il numero degli specialisti in Neurochirurgia per garantire la giusta e continua assistenza ai pazienti affetti da accidenti cerebrovascolari (stroke unit di 1° livello). Naturalmente il «tavolo tecnico» non si è limitato alla situazione del presidio ospedaliero del Paolo Borsellino ma ha affrontato anche problematiche della Sanità in provincia.
Intanto la richiesta alla Regione di assegnare i posti letto ancora da attribuire, il riordino della rete territoriale senza depotenziare gli ospedali della provincia, di realizzare al Paolo Borsellino una seconda emodinamica, fare svolgere negli ospedali della provincia tirocinio ad una parte degli specializzandi della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Palermo, sbloccare i concorsi e migliorare il rapporto tra medici ospedalieri e di base. Tutte richieste che il tavolo tecnico avanzerà all'assessore alla Salute Lucia Borsellino, al direttore generale dell'Asp 9 Fabrizio De Nicola, nonché al direttore del "tavolo tecnico" provinciale dottor Signorello.

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