CASTELVETRANO. «Castelvetrano libera Castelvetrano. Lavoro e legalità». E’ l’ambizioso slogan riportato nella locandina la locandina della manifestazione che si terrà nella città del boss Matteo Messina Denaro, mercoledi,alle 9,30, al Parco delle Rimembranze.Una iniziativa che parte della crisi dei lavoratori del Gruppo 6 Gdo ma che vede la città coinvolta in una importante iniziativa contro la mafia, la mafiosità e l’illegalità in genere. Una manifestazione che per la prima volta coinvolgerà tutte le massime istituzioni ed associazioni locali. Tutti coloro che, a vario titolo vorranno partecipare per riaffermare il grande valore della Legalità.L’Amministrazione di Castelvetrano, la Cgil, la Cisl e la Uil, insieme a un cartello di associazioni, hanno insieme convenuto sulla necessità di dare questo forte segnale, con l’organizzazione di un evento in piazza, che dopo il raduno presso il Parco delle Rimembranze, nel viale Roma, attraverserà la città , concludendo il suo percorso nel Sistema delle Piazze dove, sarà allestito un palco per gli interventi finali dei vari rappresentanti sindacali e delle istituzioni.In testa al corteo ci saranno i lavoratori del Gruppo 6 Gdo, l’azienda confiscata all’imprenditore Giuseppe Grigoli ,condannato per associazione mafiosa.Ancora una volta i lavoratori, attualmente in cassa integrazione ,(ancora non percepita), senza nessuna certezza per il loro futuro lavorativo, reclameranno il diritto al lavoro per tutti i dipendenti delle società collegate a Grigoli, e adesso di proprietà dello Stato.Lo faranno, come è loro consueto, in modo civile e con dignità. Ma la giornata del 16 aprile, si preannuncia come una data di rinascita per l'intera città e per la sua comunità. Una data che intende simboleggiare l'impegno dei tanti castelvetranesi onesti che uniti dicono "no" alla mafia al pizzo e alla protervia della malavita. Tra le associazioni che hanno annunciato la loro presenza anche e hanno promosso l’iniziativa di mercoledì, c’è la Confcommercio, la Confartigianato, Confindustria, la Cia, l’Anci Sicilia e Legambiente.
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