TRAPANI. Tre arresti, centoventicinque persone identificate, ottanta mezzi controllati. Il bilancio di un complesso servizio di controllo del territorio, coordinato dal tenente Giovanni Rubino, eseguito, nel fine settimana, dai carabinieri in città e nel suo hinterland. A Paceco in manette è finito un uomo di 38 anni, di origini emiliane, chiamato a rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia. Le sue generalità non sono state rese note dagli investigatori. L’indagato dopo aver aggredito e malmenato la giovane moglie, si sarebbe scagliato anche contro la figlioletta di un anno e mezzo. A denunciarlo è stata la donna che approfittando di un momento di distrazione del marito ha chiesto l’intervento dei militari dell’Arma con una telefonata al 112. Scattato l’allarme sono giunti i carabinieri di Paceco e una pattuglia del Nucleo radiomobile e Reparto mobile della Compagnia di Trapani. Alla vista degli uomini in divisa, l’esagitato avrebbe tentato di aggredire di nuovo la moglie, ma è stato bloccato e arrestato. Adesso si trova rinchiuso nelle carceri di San Giuliano, a disposizione della magistratura. La donna e la bambina, invece, sono state accompagnate al pronto soccorso del Sant’Antonio Abate. Hanno riportato lesioni giudicate guaribili in pochi giorni. In carcere sono finiti anche i trapanesi Francesco Gabriele di 36 anni e Alessio Minaudo di 26 anni. Entrambi sono accusati del reato di evasione. Agli arresti domiciliari, sarebbero risultati assenti ai controlli che i carabinieri hanno eseguito nelle loro rispettive abitazioni. I due, ora, sono rinchiusi presso la casa circondariale di San Giuliano.Nel servizio di controllo, disposto per reprimere gli episodi di microcriminalità come scippi, furti e rapine, sono stati impiegato trenta uomini e 15 mezzi. L. To.
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