SALEMI. È stato prosciolto l’imprenditore salemitano Antonio Scimemi, accusato di riciclaggio dalla Procura di Marsala. Lo ha decretato ieri il GUP del Tribunale di Marsala Francesco Parrinello che lo aveva interrogato nella precedente udienza. “Il Gup Parrinello ha accolto le nostre deduzioni difensive appieno – ha spiegato l’avvocato Simone Faiella che fa parte del collegio difensivo insieme a Raffaele Bonsignore – e ha prosciolto Scimemi ‘perché il fatto non sussiste’. In sede di interrogatorio il mio assistito ha risposto al giudice. Ha spiegato che si è trattato di operazioni reali originate dalla necessità di disponibilità di denaro liquido, visto che Scimemi era stato raggiunto dall’applicazione del sequestro di tutti i suoi patrimoni, sia privati che aziendali. Sequestri poi revocato all’esito dell’assoluzione decretata al termine del processo celebrato davanti al collegio presieduto da Gioacchino Natoli. Anche in quell’occasione il mio assistito è stato assolto in formula piena: perché il fatto non sussiste”. Si trattava del cosiddetto processo “Energia Pulita”. Il procedimento a carico di 13 imputati (tra cui Antonio Scimemi di 55 anni) che era scaturito dall’operazione delle Fiamme Gialle dell’ottobre del 2007 in seguito alla quale scattarono otto misure cautelari per associazione a delinquere finalizzata alla truffa nei confronti dell'Unione europea. All’epoca furono sequestrate quattro aziende, automezzi, conti correnti e denaro per oltre 500mila euro. Scimemi è stato assolto dal Tribunale di Marsala pochi mesi fa, ma ora si trova coinvolto in una nuova vicenda giudiziaria che lo vede accusato di riciclaggio. Il reato contestato all’imprenditore riguarda 850mila euro, soldi che erano arrivati in tre tranche, entro il settembre 2008. Le indagini sono state svolte dalla Guardia di Finanza e coordinate dal pm Dino Petralia e il pm aveva chiesto per l’imprenditore il rinvio a giudizio, ma il GUP lo ha prosciolto. Chi. P.
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