I pescherecci d'altura sono costretti ad andare in Egitto, a Cipro ed ancora più lontano per trovare il pesce mentre i natanti adibiti alle piccola pesca, non soffrono questi problemi e grazie al "piano di gestione locale", inviato ed approvato dal ministero, possono pescare entro le sei miglia dalla costa. Zona deputata perché ricca di risorse, il mare di Torretta Granitola. L'unità gestionale include 85 pescherecci, l’82% circa delle imbarcazioni iscritte al Compartimento Marittimo di Mazara, che sostano nei porti di Mazara e Marinella di Selinunte. L'area ricade, quindi, interamente in provincia di Trapani, nella zona al confine con la provincia di Agrigento. In particolare è fatto divieto assoluto di utilizzare l'attrezzo per la pesca a strascico entro 6 miglia dalla costa nel tratto di mare all'interno delle perpendicolari tra la foce del fiume Belice e Capo Granitola, al fine di evitare la pesca illegale dei piccoli strascicanti locali e il conflitto con gli operatori della pesca artigianale che operano tra le 3 e le 6 miglia. La marineria di Sciacca, che frequenta quasi quotidianamente questo specchio di mare ricco di gamberi bianchi, merluzzi, triglie e naselli è stata oggetto, negli ultimi tempi di decine di multe perché avrebbe infranto il divieto. Vorrebbe ridotta la zona di pesca da sei miglia a quattro miglia. In queste due miglia, molto pescosi, vorrebbero buttare le reti senza cadere nell'illegalità. Ed ora chiedono una rettifica al piano di gestione locale del compartimento di Mazara. In tal senso, il deputato regionale Lillo Firetto, capogruppo dell'Udc all'assemblea regionale siciliana, ha chiesto l'adozione di un atto deliberativo della Regione che preveda un intervento urgente presso il ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, per rappresentare le difficoltà provocate alla marineria di Sciacca, dal piano di gestione locale di Mazara del Vallo, allo scopo di modificare le misure tecniche.
Lillo Firetto, in sostanza, sottolinea le problematiche alle attività di pesca da parte della marineria di Sciacca e chiede di consentire a quest'ultima di potere praticare nel periodo invernale, nonché in quello estivo, la pesca a strascico, anziché entro sei miglia, almeno entro le quattro miglia, nell'area marina tra Selinunte e Capo Granitola."Si tratta - dichiara Lillo Firetto - di un piano di gestione che mette in ginocchio la marineria di Sciacca e in particolare le 100 imbarcazioni che praticano la pesca a strascico obbligandole al fermo per lunghi periodi, soprattutto nella stagione invernale oltre che in quella estiva. Il persistere di tale condizione - conclude Lillo Firetto - metterà sul lastrico la stragrande maggioranza delle aziende ittiche saccensi!". "Il fatto positivo è - afferma Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto della pesca di Mazara - che il pesce in quella zona di mare c'è ed è in abbondanza ma non credo che il piano si possa cambiare perché è stato approvato dal Ministero e ratificato dall'Unione europea".
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