TRAPANI. Il sindaco Vito Damiano ha bocciato gli assessori politici in Giunta, ma i consiglieri comunali fanno altrettanto con lui. I maggiori gruppi consiliari, infatti, non usano certamente il fioretto nei confronti del sindaco il quale, dopo aver revocato gli incarichi ad Andrea De Martino ed Ivana Inferrera, indicati rispettivamente dall'ex PdL e Partito socialista, ha spiegato che giovedì presenterà i tre nuovi assessori nel corso della seduta del consiglio comunale. "Questa scelta - spiega Enzo Abbruscato, capogruppo del Partito democratico - fa capire come il sindaco abbia preso consapevolezza del fallimento dell'azione di questa amministrazione e che riguarda lo stesso sindaco, ma anche dei partiti che li hanno indicati. Adesso, ritengo, che se Damiano davvero volesse cambiare pagina, così come ha annunciato, penso proprio che debba colmare ancora un grosso handicap, e mi riferisco alle società partecipate. Se non vuole avere più nulla a che fare con la politica, deve tagliare anche con le partecipate, i cui vertici sono stati indicati proprio dalla politica". Argomento ripreso, poi, da Francesco Salone, vicecapogruppo di Forza Italia. "E' stata la politica ad indicarli - afferma Salone -. Per il resto, per il nostro gruppo non cambia nulla dato che noi siamo e saremo sempre critici. Faremo opposizione costruttiva, quindi, se porterà in aula atti importanti per la città li voteremo. Altrimenti no. Purtroppo, però, assistiamo al fatto che Damiano è certo del fallimento della mozione di sfiducia nei suoi confronti. E, purtroppo, ritengo che abbia ragione. Credo proprio che dovremo restare inermi, mentre questa città continua a sprofondare". Salone, quindi, affonda nei confronti di quei consiglieri che dovrebbero passare all'opposizione in seguito alla revoca degli incarichi ai due assessori politici. "Hanno votato la Tares ed erano in maggioranza ed oggi, solo perché il loro assessore è stato revocato, passeranno all'opposizione. Questo vuol dire che erano legati alla maggioranza solo dalla presenza dell'assessore in Giunta".
Anche il Nuovo Centro Destra giudica negativamente questi cambi. "Ritengo che Damiano sia stato di una scorrettezza unica - è l'affondo del capogruppo Totò La Pica -. Se doveva compiere un gesto di questo tipo doveva farlo almeno un mese prima e non adesso, invece, che ha già pronti i sostituti". La Pica, nel corso di una precedente seduta del Consiglio, aveva chiesto le dimissioni di De Martino "perché se restava sarebbe stato in Giunta a titolo personale. Ma sotto l'aspetto umano Damiano è stato davvero scorretto. Adesso, però, non vedo l'ora che sia giovedì in modo tale da vedere chi saranno questi tre nuovi assessori. Noi siamo all'opposizione e vaglieremo gli atti deliberativi che porterà in Consiglio". Anche Nicola Sveglia, capogruppo del Mir, boccia l'iniziativa di Damiano. "Dice di non voler avere nulla a che fare con la politica - spiega Sveglia -, come se volesse dare la colpa del misfatto alla politica, ma noi non ci stiamo. Valuteremo tutti gli atti, ma noi non abbiamo responsabilità per la sua incapacità. Anzi, gli diamo la possibilità di poter amministrare bene".