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Controlli della polizia a Marsala: locali notturni nel mirino

MARSALA. Scattano i controlli a tappeto della Polizia di Stato, soprattutto per il wek end, nei locali pubblici. Sono scattati su disposizione del questore, Carmine Esposito, e diretti dal vice questore Fausto Pillitteri con la collaborazione del commissario Domenico Meola.
L’operazione è volta a controllare il rispetto delle norme, soprattutto nei locali che svolgono attività di intrattenimento, e nello stesso tempo ha l’obiettivo di tutelare l’incolumità degli avventori, con severi controlli sull’agibilià dei locali e sulla rispetto delle norme per i controlli del tasso alcolemico
Tre sono stati, nel fine settimana scorso, i controlli effettuati dagli agenti dell’Ufficio di Polizia Amministrativa, con il supporto della squadra volante, mentre erano in corso serate danzanti con musica diffusa a mezzo impianto hi-fi con dj. Nel primo caso si è trattato di un intervento in un locale dove era in corso una festa di compleanno con attività danzante senza la presenza del titolare della licenza, che era abusivamente rappresentato da un soggetto non autorizzato; per altro è risultato non essere stata pagata la S.I.A.E.. Nel secondo caso il titolare del locale, dove erano presenti 400 giovani, asseriva che si trattava di un Club privato. La Polizia ha accertato che era stata costituita un’associazione e che, per eludere la normativa vigente in materia, l’accesso avveniva con un tesseramento fittizio di 10 euro. Il locale, per altro, era privo del certificato di agibilità per cui il responsabile è stato deferito alla Procura della Repubblica e gli è stata elevata una sanzione amministrativa per l’importo di 1.032,92 euro; accertato anche che il locale era privo di un rilevatore alcolemico a disposizione degli avventori e delle tabelle ministeriali che descrivono i sintomi dei diversi stati di concentrazione alcolemica. Per quest'ultima inosservanza è stata elevata la sanzione di 400 euro. Queste ultime due sanzioni, per un importo complessivo di 1.432,92 euro, sono state contestate anche al titolare del terzo locale controllato.

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