PANTELLERIA. Da qualche giorno se ne parla in tutta l'isola. E' uno scandalo dalle proporzioni ancora tutte da verificare.
Una telecamera era stata fissata nel bagno delle donne nel circolo "Cesare Battisti" della contrada Madonna delle Grazie.
La scoperta è stata fatta da una ragazza che accortasi della telecamera ha avvertito il presidente del sodalizio, Biagio Almanza. Erano circa le due della notte quando il Presidente ha avuto in mano la telecamera. Il mattino successivo si è consigliato con il legale del circolo Marianna Rizzo che gli ha consigliato di consegnare il sofisticato apparecchio ai carabinieri.
E' scattata subito una indagine che avrebbe portato al sequestro di alcuni computer. Sulle indagini che nei prossimi giorni potrebbero avere una svolta decisiva, comunque, sia gli inquirenti che l'avvocato Marianna Rizzo mantengono il più stretto riservo per non comprometterle. La telecamera piazzata nel bagno pare che fosse manovrata tramite un telefonino e dotata di una scheda che registrava quello che avveniva dentro il locale.
Le indagini sono molto delicate anche perché non riguardano la sola privacy delle donne, ma anche quella delle bambine. Che cosa si facessero di queste immagini è un altro aspetto della vicenda che dovranno chiarire i carabinieri.
Ci sarebbe anche il sospetto, per altro ancora non confermato, che altre telecamere potessero essere state piazzate in altri circoli durante le serate di carnevale.
Scioccate ed imbarazzate molte donne. "Sicuramente roba da depravati - ha commentato una di queste donne -. Vorrei saper cosa ci sarebbe di interessante da riprendere in un bagno". A Pantelleria il carnevale è una ricorrenza molto sentita da tutta la popolazione.
I circoli, come quello di Madonna delle Grazie dove è avvenuto lo scandalo, sono una ventina sparsi in tutto il territorio dell'isola. Durante le serate di carnevale la gente si veste in maschera e fa il giro dei circoli dove a suonare sono orchestrine di complessi locali. Il liscio è il ballo preferito.
I circoli hanno una loro bandiera, uno statuto, un codice d'onore tramandato dai nonni che all'inizio del novecento li costruirono come luogo per il dopolavoro. La disciplina è rigorosa ed i soci che sbagliano comportamento vengono sistematicamente puniti.
Tra le tradizioni più sentite c'è quella dell'obbligo dell'accompagnamento fino al cimitero di un socio defunto. E' per questo che nell'isola il fatto che qualche buontempone abbia piazzato una telecamera nel bagno delle donne, ha provocato lo sdegno unanime di tutta la popolazione.
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