TRAPANI. Il gruppo consiliare del Pd prepari gli atti necessari per presentare la richiesta di sfiducia al sindaco. E' questa la proposta che il Circolo Democratici per Trapani ha avanzato al Pd. Ed a circa due mesi dal termine minimo per presentare la sfiducia al primo cittadino, ad oggi sarebbero dieci i voti a favore, su trenta consiglieri: i tre esponenti del Partito democratico, i quattro di Forza Italia ed i tre di Uniti per il Futuro. Gli altri venti consiglieri, invece, al momento non hanno ancora scelto ed in molti attenderanno il consiglio comunale in programma questa sera nel corso del quale il primo cittadino dovrebbe chiarire i punti salienti della sua attività per i prossimi anni di mandato, al fine di rilanciare l'attività amministrativa. In ogni caso già questa sera Enzo Abbruscato, il capogruppo del Partito democratico, ribadirà in aula la volontà del partito di procedere con la mozione di sfiducia. Questo nonostante gli incontri fra i vertici locali del Pd ed il primo cittadino in quanto alla base della mozione, secondo i democratici, ci sono diversi argomenti che non potranno essere cancellati da un avvio di dialogo. Una precisazione cui segue anche quella di Francesco Salone di Forza Italia. "Voteremo la mozione di sfiducia perché questa amministrazione non ha fatto nulla per questa città". La mozione, quindi, è stata già annunciata da ciascuno dai tre gruppi di opposizione e già basteranno le firme dei loro componenti per portarla in aula per la discussione dato che occorrono dieci firme, lo stesso numero dei consiglieri di Pd, Fi e Uniti per il Futuro. Discordo diverso, invece, per quanto riguarda la sfiducia vera e propria. Questa, per avere effetti reali, dovrà essere votata da venti consiglieri.
Il "Circolo Democratici per Trapani" del Pd, quindi, nel chiedere al gruppo consiliare del partito di procedere con gli atti che porteranno alla sfiducia del sindaco Damiano, ricorda come "il recente incontro è stato un grave errore. Trapani soffre di grandi mali, come testimoniano le cifre rilanciate dal segretario della Cgil Filippo Cutrona, ma, ancora una volta, la mancanza di lavoro, la disoccupazione crescente, la chiusura delle imprese, l'emigrazione dei giovani e tutte le difficoltà quotidiane che vivono i cittadini, sono sequestrate dal perverso gioco della lotta per il potere".
Per i componenti del circolo, il "balletto" (l'incontro con il sindaco e la mozione di sfiducia) "è sconcertante ed è, purtroppo, l'ennesima dimostrazione che, in assenza di un progetto politico chiaro, si naviga a vista, mentre l'unica bussola che si tende a seguire è quella del riposizionamento tattico sulla scena politica. Si finisce così per tentare di sopravvivere un po' più a lungo, magari in attesa di lucrare, appena se ne ravvisa l'occasione, quelle briciole di sottogoverno che altri possono lasciare incustodite, perdendo di vista la necessità di rappresentare con dignità l'opposizione, per avviare la soluzione dei problemi della città - continuano dal circolo -. Si sceglie così di diventare la ruota di scorta di questo carro senza direzione, pronti a subire anche le umiliazioni del caso. Il confronto politico tra amministrazione comunale e Pd deve tornare nella pertinente sede istituzionale e, cioè, il consiglio comunale dove maggioranza ed opposizione possono discutere e, se possibile, convergere sulle cose da fare".