TRAPANI. La Zona franca urbana è finalmente realtà. La “no tax area” parte dal centro storico della città per dividersi, all’altezza della via XXX Gennaio, in due bracci: uno proteso verso l’area del porto, passando per la zona industriale della dorsale Zir e arrivando fino alla via Libica. L’altro versante, sempre in base al perimetro indicato sul sito del Ministero allo sviluppo economico, si estende invece per il lungomare Dante Alighieri, abbracciando l’intero rione Cappuccinelli e andandosi a ricongiungere con la Zona franca di Erice, che inizia invece dal Polo universitario, passando per il quartiere di San Giuliano, quello di Trentapiedi e arrivando fino a San Cusumano, delimitata a Sud dalla vie Vecchia Martogna e Madonna di Fatima. Il Comune Erice è stato tra i primi ad essere inserito nell’elenco delle Zone franche individuate a suo tempo dal governo. Successivamente si è aggiunta anche quella di Trapani, dove però ci sono alcune difformità tra la perimetrazione individuata dal Ministero dello Sviluppo Economico e quella approvata dalla giunta municipale nel 2008. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vito Damiano si è comunque già attivata “per approfondire i motivi delle differenze riscontrate e così determinare univocamente l'esatto perimetro della Zfu. In attesa dei chiarimenti richiesti – si legge in una nota diramata dagli uffici di Palazzo D’Alì - ai fini della presentazione delle istanze e delle relative dichiarazioni da parte di ciascun interessato, si invita prudenzialmente ad attenersi alla perimetrazione emanata dal Mise”. Rientra nell’area indicata dal Ministero anche il “corridoio” compreso tra la via Spalti e la via Scontrino, oltre che la zona della stazione ferroviaria. Nel versante Nord la Zona franca è delimitata dalle vie XX Settembre, Nausica e piazza XXI Aprile per poi “svoltare” dalla via Tunisi e percorrere la via Erice e Cappuccinelli. Sono previsti incentivi per le imprese, con sgravi su tasse, imposte e contributi previdenziali. I termini per la presentazione delle domande per accedere alle agevolazioni si sono aperti proprio in questi giorni e scadono il prossimo 23 maggio. Potranno beneficiare degli incentivi sia le nuove che le vecchie imprese. Una quota dei fondi del programma di defiscalizzazione sarà riservata ad attività alberghiere e di ristorazione, il trenta per cento nel territorio trapanese, il quindici del versante ericino. La dotazione finanziaria destinata al Comune di Trapani ammonta a 7 milioni e 314 mila euro, 7 milioni e 795 mila euro quella per Erice. Fondi che saranno tradotti in sconti sulle tasse per quindici anni. Per il primo quinquennio le aziende avranno l’esenzione totale sulle imposte dei redditi, per poi passare ad uno sgravio del sessanta per cento per i successivi cinque anni ed ancora dal quaranta al venti per cento per il periodo seguente. Stesso discorso per le altre tasse ed il pagamento dei contributi per i lavoratori. Le istanze dovranno essere presentate per via telematica attraverso il sito del Ministero dello sviluppo economico.