TRAPANI. Conseguire la “cintura rosa” per scongiurare il rischio di aggressione e molestia: tutto pronto per il corso antistupro e antiviolenza curato dal maestro Pino Pace e della esperte dell’associazione Metamorfosi. Si tratta di un progetto nato come un sogno, ma che ora è diventato una realtà che conta anche sul sostegno dell’amministrazione comunale.
Infatti lo scorso anno, a maggio, i volontari hanno presentato i risultati ottenuti grazie alla campagna di informazione e prevenzione, oltre che di accrescimento della forza, prima di tutto, interiore delle ragazze che hanno deciso di seguire il corso fatto di arti marziali e lezioni di autostima. Sono state più di cento le partecipanti al progetto che conta anche sulla consulenza di una psicologa, una sociologa ed un avvocato.
Tutto ciò ha indotto l’assessore Eleonora Lo Curto a prendere in carico l’iniziativa facendola approdare nelle scuole. Così ha inviato ai dirigenti delle superiori lettere sul tema allo scopo di invitarli a far partecipare le alunne al progetto che punta a rafforzare le ragazze. Uno speciale spazio è dedicato anche alla prevenzione del bullismo. Il progetto si chiama "Diamo un Maestro al Bullo" ed è indirizzato a tutti i ragazzi della scuola elementare e medie e ha come obiettivi quello di far crescere l'autostima nei soggetti particolarmente deboli e far capire al bullo che la vita è fatta di regole e che bisogna rispettarle. Location scelta la palestra Naus di via Sirtori, “abbiamo ottenuto il patrocinio non oneroso del Comune di Marsala – spiega il maestro Pace, capo scuola dell'Otonashi Jutsu Ryu - scuola di arti marziali tradizionali riconosciuta a livello internazionale – che ci consente di accedere alle scuole. A giorni io e il mio staff visiteremo tutte le scuole superiori per invitare le giovanissime alunne a partecipare a questo percorso che punta a consentire a tutte di acquisire sicurezza, concentrandosi sui propri punti di forza. Una volta conseguita, la cintura rosa dà diritto a crediti formativi valevoli anche a scuola e, previo esame verifica, verrà rilasciato un attestato”.
“L’obiettivo è proporre un corso per avere una preparazione psicosociale che permetterà alle ragazze di affrontare la vita quotidiana con più sicurezza. La partecipazione al corso, permette di avere maggiore autostima, determinazione, controllo dell'emotività, migliorando la consapevolezza di essere donne libere di vivere la propria vita”, ha aggiunto Anna Maria Bonafede, presidente di Metamorfosi onlus. Per ottenere risultati migliori, le ragazze vengono divise in moduli di trenta persone. “Abbiamo creato un progetto che si colloca nel panorama delle iniziative realizzate per la sicurezza del mondo femminile – aggiunge Pace –. e si propone di stimolare tutti i meccanismi psicofisici che possono aiutare ad essere più preparate di fronte a situazioni di rischio. Le attività si sviluppano, per questo su tre livelli di interesse: aspetto psicologico, preparazione fisica e preparazione tecnica”. Gli incontri, tutti pomeridiani partiranno a metà febbraio. Al termine è prevista una kermesse sportiva dove le ragazze daranno dimostrazione tecnica di ciò che hanno imparato.
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