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Marsala, clown in corsia e raccolta fondi «Un euro per riaprire la ludoteca»

La ludoteca è chiusa da quattro anni, era stata attivata dall’Asp con il supporto del Comune. Ora LIsola chiede un contributo per riaprirla

TRAPANI. Per un giorno riapre la ludoteca del reparto di Pediatria dell'ospedale di Marsala: vanno in scena le "Piccole befane in allegria" della scuola dell'infanzia del secondo circolo didattico e parte la proposta dell'associazione Lisola: "organizziamo una raccolta fondi per riaprire questa importante risorsa". È stata una bella mattina quella organizzata per i piccoli degenti su iniziativa della sezione "D" diretta dall'insegnante Sandra Tobia. La ludoteca (sala dedicata circa tre anni fa alla compianta Antonella Pulizzi) è tornata ad essere viva, aperta e piena di allegria, realizzata in collaborazione con l'associazione Lisolaonluspresieduta da Valeria Vinci. I clown da corsia che, in ragione di una convenzione con l'ASP di Trapani, da quattro anni portano allegria ai piccoli degenti ed anche ad altri ammalati del presidio marsalese. Le baby befane, i maschietti e i clown hanno poi intrattenuto i piccoli pazienti con palloncini e gag divertenti per concludere con il sorriso le feste natalizie anche per i piccini che non hanno potuto trascorrerle a casa. Ma la mattinata è stata l'occasione per puntare l'accento su una nota dolente: la ludoteca è chiusa a chiave da più di quattro anni. Attivata all'ospedale Borsellino nel 2009, all'epoca l'ASP ha messo a disposizione i locali mentre la gestione delle risorse umane è stata a carico del Comune per un importo di circa 12mila euro l'anno. Il progetto prevedeva la presenza di due figure professionali: un educatore e un animatore, ma poi, per risparmiare, l'unica referente è stata l'educatrice Anna Bongiorno. L'allora primario MarcelloVitalitivoleva anche farne un punto di ascolto con il supporto di uno psicologo. Purtroppo, invece, ai medici, infermieri e operatori non è rimasto che veder soppresso un servizio che era stato desiderato e condiviso dalla cittadinanza e soprattutto dai bambini e dalle famiglie. "Abbiamo presentato un progetto al Comune - ha detto la presidente de Lisolaonlus Valeria Vinci - che prevedeva la presenza qui di un clown ogni giorno. Avevamo avuto rassicurazioni in merito, ma poi, il bilancio è stato approvato e la nostra proposta non è stata inserita". "Ma l'efficienza di una struttura del genere è fondamentale per un reparto come il nostro - ha sottolineato la caposala Angela Sanson -. Le attività che si possono svolgere fanno parte della cura. L'attenzione alla persona è parte integrante dei nuovi dettami della sanità e i bambini sono piccole persone. La ludoteca si deve aprire". E visto che le istituzioni non hanno finora fornito soluzioni, i clown de Lisola hanno lanciato una proposta: «effettuiamo una raccolta fondi: un euro per la Ludoteca».

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