TRAPANI. L’elogio al suo Trapani bello, folle e pronto. La tiratina d’orecchie alla sestina arbitrale. Gli applausi ad un gran Brescia. Il cappello levato dinnanzi all’anno più bello della storia granata. Roberto Boscaglia ha preso il Trapani nell’Interregionale nel 2009, l’ha portato prima in LegaPro e poi in serie B, effettua ora il giro di boa del suo primo campionato cadetto con 30 punti in campionato dopo il pareggio strappato all’ultimo secondo a Brescia. Un punto prezioso e meritato, lo specchio di una squadra con un’anima. Ma anche con le idee chiare, perché non i molti potranno dire di aver segnato tre gol al Brescia sul proprio campo. «Quando si va su questi campi – spiega il mister di Gela – e si gioca a viso aperto, è normale che escano queste partite. Non siamo una squadra in grado di fare barricate e se anche le avessimo fatte prima o poi il gol l’avremmo comunque preso. Su questi campi devi essere pronto ad attaccare quando hai l’occasione, a gestire. Il Brescia ci ha messo in difficoltà perché ha una qualità immensa, ma noi siamo stati eccezionali nelle ripartenze: siamo saliti due volte nei primi venti minuti e avremmo potuto fare addirittura tre reti».
SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA LA VERSIONE INTEGRALE DELL’ARTICOLO