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Castelvetrano, ecco i fondi per stabilizzare i precari

CASTELVETRANO. Sotto l’albero di Natale qualche speranza in più per i lavoratori precari del comune di Castelvetrano, anche alla luce della legge approvata al Senato e alla Camera e voluta dal ministro Giampiero D’Alia, che allenta i vincoli delle amministrazioni in campo di stabilizzazione o proroga per i precari. Il sindaco Felice Errante precisa, infatti, che nella seduta di Giunta Municipale sono state approvate delle delibere particolarmente importanti aventi per oggetto «gli atti propedeutici al rinnovo dei contratti dei precari della Civica Amministrazione».
Sono state altresì impegnate le somme, pari a circa un milione di euro, che consentiranno di coprire i costi, gravanti sulle casse comunali, per tutto l’anno 2014. Ora bisogna attendere le decisioni dell’Assemblea Regionale Siciliana che dovrà, entro il prossimo 31 dicembre, approvare l’apposita legge che consentirà l’ulteriore proroga e che consentirà di reperire le somme utili alla copertura dei costi.
«Abbiamo mantenuto gli impegni - afferma il sindaco Errante - che avevamo assunto con i contrattisti e con i lavoratori socialmente utili che prestano servizio presso la civica amministrazione, l’auspicio è che ora i nostri Deputati regionali nelle prossime ore possano dare seguito al nostro provvedimento consentendo la sottoscrizione dei nuovi contratti già a partire dal 2 gennaio per garantire i livelli occupazionali e per consentire che l’attività degli Enti non subisca alcun rallentamento».
All’interno del comune di Castelvetrano sono impegnati 241 contrattisti part-time, con retribuzione di 800 euro mensili e altri 70 Lsu con una busta paga di 590 euro mensili. Un piccolo esercito di dipendenti sempre più importanti nella gestione della macchina comunale. Per loro quanto meno una speranza per questa proroga di tre anni che possa portare alla stabilizzazione definitiva e chiudere 25 anni di attese. La situazione in altri comuni della provincia non è molto differente. I lavoratori, che ormai reggono gli uffici di molti enti pubblici, sono in attesa che la situazione possa finalmente avere un epilogo duraturo e concreto.

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