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Marsala, non hanno la serra per fare pratica Protestano gli allievi del Professionale

MARSALA. Da un anno e mezzo gli alunni dell'istituto professionale per l'agricoltura di Strasatti non possono svolgere le lezioni di pratica perché la serra-laboratorio ha il tetto oscurato, scatta la protesta degli studenti che hanno inviato un documento congiunto al Commissario della Provincia, al difensore civico e al sindaco di Marsala. "Noi alunni dell'IPAA - hanno scritto - sollecitiamo per valutare a fondo il problema. Nonostante la presentazione del progetto nell'anno scolastico 2010/2011, nonostante le numerose promesse, nonostante la somma accantonata e poi spesa per altre finalità; nonostante il sopralluogo effettuato dai tecnici della Provincia, allo stato attuale non risulta effettuato alcun intervento. Per noi alunni dell'IPAA la serra rappresenta parte integrante del nostro iter scolastico e la mancata realizzazione di essa rappresenta un grave limite al diritto allo studio. Chiediamo per tanto alle istituzioni competenti un incontro urgente e una visita presso il nostro istituto. In caso di mancato impegno, saremo costretti ad intraprendere uno sciopero ad oltranza". A rispondere alla richiesta d'aiuto sono state sia il difensore civico Piera Pantaleo, che ha fatto sapere che scriverà personalmente al commissario Pellos, che il sindaco Giulia Adamo che ha assicurato una fattiva collaborazione alla causa dei ragazzi. Ma questa non è la prima volta che il Giornale di Sicilia affronta questo problema. Già nell'ottobre 2012 è stato Piero Centonze, direttore dell'istituto professionale per l'agricoltura, sezione staccata dell'istituto Abele Damiani presieduto da Domenico Pocorobba, a parlarne: "Già lo scorso anno abbiamo avuto grosse difficoltà a lavorare in quanto la copertura della serra è talmente rovinata da non far passare più la luce del sole. Tutto questo rende impossibile l'uso della struttura a scopi didattici, visto che, senza luce la qualità delle piante è compromessa a priori". La serra è ampia 400 metri quadri ed è costituita da una struttura metallica con copertura e semi-parerti di onduline, un tempo trasparenti, ma ora completamente opache. "Già lo scorso annoci era stato assicurato che entro settembre avremmo avuto la serra in piena efficienzapoi la prima brutta sorpresa: la somma era stata stornata per necessità più urgenti. Dopo ancora l'appalto di circa 15mila euro era stato assegnato alla Megaservice, poi posta in liquidazione. In pratica le somme sono rimaste bloccate”.

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