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Marsala, Cantieri Parrinello dissequestrati dopo 2 mesi tornano in attività

MARSALA. Sono stati dissequestrati in via definitiva gli "storici cantieri Parrinello" che si affacciano sul porto, attigui al Molo Colombo. Il dissequestro è stato disposto dalla Procura della Repubblica con una apposita ordinanza del sostituto Giulia D'Alessandro che ha accolto la richiesta di dissequestro avanzata dai legali dei cantieri, avvocati Stefano Pellegrino e Vito Cimiotta che, già il 28 novembre scorso, avevano ottenuto dalla Procura il dissequestro "temporaneo". Ora la vicenda, esplosa con il sequestro dei cantieri da parte della Capitaneria di Porto a seguito dei rilevamenti effettuati assieme all'Arpa di Palermo il 19 ottobre scorso, è definitivamente chiusa. "E' stato un bel regalo di Natale - dice il titolare Antonino Parrinello, l'unico "maestro d'ascia" ancora in attività -. Abbiamo vissuto momenti dolorosi ma vale proprio la pena dire che "tutto è bene quel che finisce bene". Ora potremo riprendere la nostra lunga e prestigiosa attività cantieristica". Gli "storici" cantieri (hanno oltre cento anni di vita) riaprono, infatti, dopo che sono stati effettuati quei lavori che erano stati richiesti dall'Arpa, l'"Agenzia regionale per le acque e l'ambiente". Il sequestro preventivo era scattato per alcune presunte irregolarità riscontrate nei cantieri navali. Sarebbero state riscontrate in particolare violazioni delle norme in materia di sicurezza sul posto di lavoro, impianti fuori norma, sforamento della concessione demaniale e il mancato adeguamento alle norme anti-inquinamento. Tutte inadempienze che il titolare del cantiere ha oggi eliminato migliorando gli aspetti cantieristici e soprattutto la sicurezza ambientale e di lavoro con l'attivazione degli impianti anti inquinamento, riciclaggio e depurazione delle acque. I lavori sono stati effettuati fra l'altro sotto la sorveglianza del personale e del comandante di Circomare Marsala, tenente di vascello Raffaele Giardina, perché fossero rispettate le condizioni poste dalla Procura nel dissequestro "provvisorio". Il dissequestro definitivo del cantiere navale è stato salutato con soddisfazione da Antonino Parrinello e Figli in quanto ciò permette di riprendere l'attività rimasta interrotta per oltre due mesi e che è alquanto intensa nel periodo invernale per intervenire sulle imbarcazioni che saranno in primavera impegnate nelle attività di pesca e in estate nel sempre più vasto movimento turistico che si svolge attorno alle Isole Egadi e alle Isole dello Stagnone. "Dimostrando estremo senso del dovere - dice il legale Vito Cimiotta -, grande attaccamento al lavoro ed alle proprie radici, con un non indifferente sforzo economico, in meno di venti giorni dal provvedimento di dissequestro temporaneo, disposto dal Pubblico Ministero, il nostro Assistito è riuscito ad adeguare, ponendo in essere importanti e fondamentali opere di bonifica, il proprio Cantiere Navale alla vigente normativa in materia di tutela dell'ambiente. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto, soprattutto perchè, finalmente il nostro Assistito potrà continuare a svolgere serenamente la propria attività lavorativa".

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