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Trapani, Abate esalta la vecchia guardia: «Siamo una garanzia»

TRAPANI. «Anche a scuola era sempre il primo». L’attaccante del Trapani Giovanni Abate non si riferisce al rendimento, che sicuramente sarà stato elevato perché si tratta di un ragazzo oltre che di un calciatore intelligente, ma al registro di classe. E dall’edizione 2014 dell’Almanacco Panini è diventato il primo della lista dei giocatori di serie A e B scavalcando il milanista Ignazio Abate che la guidava in precedenza. A scuola, dunque, era il primo a rispondere «presente». Lo è anche oggi, quando Roberto Boscaglia lo chiama. Il tecnico granata si è rivolto a lui come ad un altro della vecchia guardia, Nino Daì, per allestire la formazione che, venerdì sera, nell’anticipo di campionato, ha sbancato il «Libero Liberati» di Terni. «E che vecchia guardia saremmo se non rispondessimo sempre presente? - scherza Abate - La forza del Trapani, ormai si sa, è il gruppo che è in grado di dare le risposte che si aspetta il tecnico per il modo in cui tatticamente ha preparato la partita che si va ad affrontare. Quella di Terni l’aveva preparata veramente bene e noi sul campo l’abbiamo giocata in maniera altrettanto buona, contro una squadra che ha giocatori veramente importanti ma che ci ha messo in difficoltà soltanto alla fine del primo tempo quando, giocando sul corto, abbiamo perso spesso palla. Poi, però, è andato tutto liscio e l’ingresso in campo di Mino (Antimo Iunco, ndr) ha determinato una svolta importante. Boscaglia aveva pensato che, con le sue caratteristiche, avrebbe creato le condizioni per gli inserimenti degli esterni e dei centrocampisti».


IL SERVIZIO NELL'EDIZIONE DI TRAPANI DEL GIORNALE DI SICILIA DI OGGI

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