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Alcamo, scoppia la protesta In centinaia contestano la Tares

ALCAMO. Centinaia di cittadini hanno protestato ad Alcamo giovedì sera recandosi al Palazzo municipale in piazza Ciullo dove era in programma una seduta del consiglio comunale. Ad organizzare la manifestazione il comitato cittadino "Il Popolo alcamese si ribella", che già dal 9 dicembre coordina cortei e incontri. "Contestiamo pubblicamente - spiega il comitato tramite uno dei suoi promotori, Vittorio Ferro - il provvedimento Tares in piazza e in consiglio comunale. La protesta è stata preceduta da una riunione svoltasi alle ore 19 nella palestra comunale di via Verga dove si è dibattuto pubblicamente e democraticamente sul provvedimento Tares e su altre tematiche riconducibili al disagio socio-economico attuale. La discussione - prosegue - ha portato alla decisione di scendere in piazza e in consiglio comunale, con un corteo pacifico e ordinato. Al consiglio comunale, temporaneamente sospeso e in attesa di riprendere alla ore 22, erano presenti solo pochi consiglieri - conclude Ferro - e all'arrivo dei manifestanti molti di loro hanno preferito nascondersi dietro le quinte dell'aula consiliare non riprendendo pertanto i lavori". In sostanza, il comitato chiede: "Il provvedimento Tares va sospeso e ritirato e non saranno accettati aumenti delle tariffe rispetto a quanto già l'anno precedente il contribuente ha versato. A quei politici che dicono di essere obbligati a recepire norme nazionali a danno del cittadino, ovvero se non sono in grado di tutelarci, chiediamo di dimettersi". E aggiunge: "Dall'amministrazione comunale non era stato detto che la maggior parte delle cartelle sarebbero arrivate con un aumento del 100% circa e con una serie infinita di errori".
L'assessore comunale all'Economia, Gianluca Abbinanti, ieri mattina ha dichiarato intanto: "Ha ragione chi protesta contro il cattivo comportamento di chi rappresenta il massimo consesso civico. Non è giusto fare mancare il numero legale dei consiglieri presenti, sia stata posticipata la seduta".
Polemiche anche per quanto riguarda i temi all'ordine del giorno della seduta stessa, in un momento in cui andrebbero affrontate ben altre priorità. "Per quanto riguarda la Tares - tiene a dire Abbinanti -, io come assessore alle Finanze ho fatto tutto il necessario affinché gravasse il meno possibile su chi non ha sufficienti disponibilità economiche. Io metto sempre la faccia, sono sempre disponibile a confrontarmi con i cittadini. Sindaco e vicesindaco incontrino la cittadinanza e spieghino, per le proprie competenze, le ragioni dell'amministrazione comunale".

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