MARSALA. Tre persone sono state condannate dal Tribunale di Marsala per usura. La pena più alta (cinque anni di carcere e 10 mila euro di multa) è stata inflitta al commerciante Giacomo Bilardello, 72 anni, titolare di un negozio di autoricambi nella frazione di Strasatti, a Marsala. Nel 2009 Bilardello fu arrestato. Gli altri due condannati sono Pietro De Vita, di 50 anni, dipendente del Bilardello, e Giuseppa Errante Parrino, di 51 anni, commerciante, di Castelvetrano. A De Vita sono stati inflitti un anno e 9 mesi di reclusione, a Errante Parrino un anno e mezzo. Per entrambi pena sospesa. Il Tribunale ha, inoltre, disposto la confisca dei titoli di credito sequestrati nel 2009 al Bilardello e accordato risarcimenti alle parti civili (oltre a una decina di vittime, anche l'Associazione Antiracket e Antiusura di Marsala). Quattro imputati sono stati, invece, assolti. Si tratta di Elisa Conticelli Ottoveggio, di 54 anni, Bartolomeo Pacetto, di 52, di Mazara del Vallo, all'epoca dei fatti direttore dell'agenzia di Petrosino della Banca Popolare di Lodi, Nicolò Salvo, di 49, di Castelvetrano, e Giuseppe Burzotta, di 63 anni, di Mazara. L'indagine è stata una delle principali condotte in Sicilia occidentale sul fronte dell'usura. Circa 80 sono state, infatti, le "parti offese" individuate dagli inquirenti.
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