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Mazara, Cristaldi contestato in piazza: Consiglio occupato

MAZARA. Ormai è campagna elettorale. Nel consiglio comunale di Mazara si respira l'aria pesante delle prossime amministrative con interventi lunghi e fumosi che nulla hanno a che vedere con l'ordine del giorno che, nel caso delle due sedute di consiglio, riguardava l'approvazione della variazione di bilancio del bilancio d previsione 2013. Una variazione definita «tecnica» che prevedeva il trasferimento della somma di un milione e seicentomila mila euro circa dal capitolo 1 al capitolo 2 su disposizione del ministero. Se il comune non avesse approvato l'atto deliberativo la somma sarebbe ricaduta sulla testa dei cittadini sotto forma di aumenti di tasse. La delibera è stata votata con 14 voti ma ci sono volute due sedute, con tanta perdita di tempo e principalmente di denaro perché, come scrive in una nota il consigliere comunale Vito Asaro del gruppo dei Futuristi, «alle ore 20 vi erano 29 consiglieri su 30 ma pochi minuti dopo, all'atto della votazione,erano presenti in 13. Mancanza di numero legalee seduta posticipata all'indomani». «Avevo profetizzato - continua - nel mio intervento esattamente quanto accaduto. In fondo è comodo avere un altro giorno libero non computato alle ferie personali ed un altro gettone di presenza. Ogni seduta di consiglio - ricorda Asaro - costa alla città 5.000 euro. Ma tutto questo non interessa a chi parla di bisogni della gente e auspica diminuzioni delle tasse. Io non ci sto, e ho chiesto anche che vengano pubblicati i verbali delle innumerevoli sedute di commissione. Questo consiglio comunale, di cui mi vergogno di fare parte, costa alla comunità circa 700.000 mila euro l'anno, la democrazia non ha prezzo, ma tutto ha un limite». Ma c'è stato anche un colpo di scena. L'aula consiliare, infatti, venerdì sera, è stata occupata da circa 250 protestanti che avevano partecipato nella mattinata ad una manifestazione che ha coinvolto tutta la città e, nel primo pomeriggio, avevano affrontato il sindaco in piazza Mokarta che, dopo un acceso scontro, è andato via scortato dalle forze dell'ordine per ragioni di sicurezza. Nell'aula consiliare hanno manifestato ancora una volta contro i governi nazionale e regionale e l'amministrazione comunale.

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