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Riapre il mercato ittico all’ingrosso a Trapani

TRAPANI. Riapre i battenti, dopo circa 2 anni di sosta forzata, questa mattina alle ore 10,30 con una cerimonia ufficiale il mercato ittico all’ingrosso che sorge ad angolo tra la via Cristoforo Colombo e la via Giovanni da Procida. Il mercato, infatti, venne chiuso circa 2 anni orsono non soltanto per motivi di sicurezza, ma soprattutto per le condizione precarie dell’immobile che necessitava di diversi lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. La gara d’appalto pubblica venne indetta dall’amministrazione comunale nel 2010. Il progetto di ammodernamento del mercato ittico è stato cofinanziato dalla Comunità europea per una somma complessiva di 529 mila euro, pari all’ottanta per cento della spesa necessaria per la realizzazione dei lavori, mentre il venti per cento dell’importo è stato messo a disposizione dall’Organizzazione dei produttori della pesca che, salvo proroghe, gestirà il mercato ittico sino all’anno 2020. All’opera hanno contribuito in maniera assai significativa l’Organizzazione dei produttori della Pesca costituita qualche anno prima da tre cooperative trapanesi e precisamente «Pesca mediterranea», Sant’Alberto» e «La Tramontana» con un’adesione complessiva di circa 130 imbarcazioni. «I lavori sono stati ultimati entro i tempi fissati - fanno osservare i Produttori della Pesca, presieduta da Natale Amoroso e secondo i più moderni mezzi tecnologici. C’è infatti da far rilevare al riguardo l’importanza delle strutture informatiche che prevedono tra l’altro un softaware di gestione del mercato che consentirà, tra l’altro, l’etichettatura delle cassette di pesce in ingresso con codice in linea con le norme della Comunità economica europea.
Soddisfazione viene espressa naturalmente dal sindaco Vito Damiano, il quale dice: «Si tratta di un obiettivo raggiunto e senz’altro di un risultato importante in quanto si tratta in assoluto della realizzazione di uno dei migliori mercati ittici all’ingrosso a livello nazionale». Un risultato raggiunto tra mille sforzi secondo il capo dell’amministrazione in quanto «da quell’immobile (quello che si inaugura stamattina) il Comune ha dovuto delocalizzare e far svolgere l’attività in altra struttura provvisoria, anche perchè - fa osservare ancora il sindaco - si doveva rispettare il termine fissato per i lavori pena la perdita (da parte dell’Organizzazione dei produttori della Pesca) del finanziamento».

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