TRAPANI. Sono complessivamente 30 gli arresti effettuati questa mattina nella provincia di Trapani nell'ambito di un'operazione interforze nei confronti del clan del numero uno di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro. In carcere, tra gli altri, sono finiti la sorella del boss, Patrizia, il cugino Francesco 'Ciccio' Guttadauro, il nipote Mario Matteo e i cugini Giovanni Filardo, Lorenzo Cimarosa e Mario Messina Denaro.
Le indagini hanno accertato l’esistenza di un articolato circuito imprenditoriale, che assicurava di fatto il controllo quasi monopolistico nel settore dell’edilizia e relativo indotto, mediante la gestione e la realizzazione di importanti commesse, tra cui opere di completamento di aree industriali, parchi eolici, strade pubbliche e ristoranti. l’organizzazione era, infatti, in grado di monitorare costantemente le opere di maggiore rilevanza del territorio, intervenendo nella loro esecuzione con una fitta rete di società controllate in modo diretto o indiretto da impreditori mafiosi ed elementi di spicco del sodalizio.
Dalle indagini è emerso il ruolo di responsabilità decisionale raggiunto in seno al sodalizio mafioso da Patrizia Messina Denaro e da Francesco Guttadauro, rispettivamente sorella e nipote del ricercato.
È stata inoltre accertata la diffusa pressione estorsiva esercitata sul territorio anche ai danni di imprese concorrenti e perfino di privati cittadini che avevano ereditato una rilevante somma di denaro.
La guardia di finanza intanto sta procedendo, congiuntamente ai carabinieri e alla polizia, al sequestro preventivo di complessi aziendali riconducibili al latitante intestati a prestanome, costituiti da società operanti nel settore dell’edilizia, per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro.
Caricamento commenti
Commenta la notizia