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Marsala e il suo vino: punta di diamante di tutta la filiera

MARSALA. Ha preso il via ieri pomeriggio nel ristrutturato e riaperto Teatro Comunale "Eliodoro Sollima" il 1^ Forum Internazionale dell'Economia e del Mercato Vitivinicolo, organizzato dal Comune di Marsala in collaborazione con l'Assessorato alle Risorse Agricole ed Alimentari della Regione Sicilia e dell'IRVO Sicilia per discutere ed approfondire gli aspetti socio-economici dell'intera filiera vitivinicola. Tema di questo primo Forum è "Sostenibilità e Territorio: tutela ed opportunità di promozione". I lavori, presente l'assessore regionale alle Risorse Agricole e Forestali, Dario Cartabellotta, sono stati aperti dal vice presidente di Recevin Diego Ortega il quale ha sottolineato il ruolo rivestito da Marsala "Città Europea del Vino 2013" nel dare un imput significativo all'economia vitivinicola europea; concetto che è stato ripreso dal presidente nazionale "Città del Vino", Pietro Iadanza" che ha additato Marsala come una sorta di "punta di diamante" nell'imprimere una svolta alla conoscenza e alla promozione del vino italiano con la sua indovinata politica dell'enoturismo. Quindi l'intervento del sindaco Giulia Adamo che ha sottolineato come il Forum rappresenti "un appuntamento di grande rilevanza, un'ulteriore occasione di promozione del territorio e del suo prodotto principe: il vino". Ha quindi colto l'occasione per ringraziare l'assessore Cartabellotta per il sostegno dato alla città di Marsala nel 2013. Quindi l'intervento dell'assessore Cartabellotta (la presenza del presidente della Regione Rosario Crocetta è prevista per la giornata di domenica) che, dando atto all'importanza del ruolo avuto da Marsala nel 2013 come "messaggero del vino siciliano" in particolare, ha annunciato ed illustrato, sia pure per grandi linee il suo disegno di legge che è "La Carta di Marsala". Si tratta di un documento-manifesto che contiene alcune proposte operative per il futuro della vitivinicoltura italiana e siciliana in particolare. "Un testo programmatico - ha chiarito l'assessore Cartabellotta - che nasce dal contributo degli attori del comparto vitivinicolo nazionale e che guarda con molta attenzione anche ai fattori ambientali. C'è la necessità di fondare il processo di qualificazione del vino siciliano su obiettivi, condivisi da tutti gli attori del comparto, in modo di mettere il prodotto e il consumatore al centro della proposta di cambiamento. Un contributo fondamentale potrà venire dal Piano Regolatore delle Città del Vino, uno strumento fondamentale per conoscere e valorizzare il patrimonio materiale e immateriale di una comunità e regolarne l'uso".Al Forum Internazionale dell'Economia e del Mercato Vitivinicolo hanno presenziato le delegazioni spagnole di Cambados con il sindaco Luis Arangunden,il presidente nazionale di "Città del Vino" Pietro Iadanza, il vice presidente e la direttrice di Recevin Diego Ortega e Carmen Ribes.

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