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Alcamo, movida troppo rumorosa: scoppia la protesta nella via Narici

Lo sfogo: «Siamo esasperati dal continuo disturbo della quiete diurna e notturna»

ALCAMO. Stavolta, le segnalazioni giungono dalla zona di via Narici e dintorni, ai piedi del Monte Bonifato. "Non basta scrivere sul giornale - sostiene un lettore (il quale preferisce non vedere pubblicato il proprio nome), esasperato dal continuo disturbo della quiete diurna e notturna -, bisogna adottare altri metodi, non so quali, per farsi sentire veramente, prima dai politici e poi dalle Forze dell'Ordine, ed infine da questi benedetti ragazzi disastrati". La segnalazione giunge nel momento in cui si è ormai superato il limite della sopportazione, da parte non soltanto dei residenti in tale quartiere ma anche in altre strade e piazze di Alcamo. Non si tratta infatti di volere reprimere il divertimento e la creatività dei giovani. «C'è modo e modo di divertirsi.- dicono i residenti - Quando ci si ubriaca, ci si droga, si schiamazza, si producono in continuazione rumori molesti fino a tardissima ora, quando ci si mette alla guida di veicoli manifestando comportamenti irresponsabili. Quando si compiono atti vandalici o indecorosi continuano - quando non soltanto di notte si trovano, tra i piedi o sotto le ruote, pericolosi frantumi di bottiglie e pozzanghere di vomito sui marciapiedi, sui basolati, sui muri delle case, dei negozi e degli uffici, quando gli abitanti nel centro storico trovano sbarrato da autovetture, motocicli e ciclomotori l'accesso ai garage e alle abitazioni, quando si urina a terra perché mancano adeguati servizi igienici pubblici, allora è chiaro si deve riflettere sulle prospettive di una città di Alcamo che, sicuramente, ha tante risorse da valorizzare, tante attrattive, tanti giovani di buona volontà e desiderosi di lavorare». Occorre comprendere, che, in realtà, le segnalazioni, se orientate a migliorare la realtà di un territorio che aspira a produrre, a esportare cultura e civiltà, vanno ascoltate. Nella notte tra sabato e domenica il servizio di controllo da parte dei Carabinieri di Alcamo ha riguardato anche il cuore del centro storico. Il capitano Savino Capodivento tiene a dimostrare di essere presente sul territorio. Ma giustamente mette in evidenza quanto sia necessaria la collaborazione da parte delle famiglie stesse, oltre che delle istituzioni locali, per arginare il proliferare del disagio giovanile.

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