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Marsala, Di Pisa confermato procuratore fino al 2016

MARSALA. Cinque anni fa la sua nomina a capo della procura che era stata guidata da Paolo Borsellino, avvenne sul filo di lana, con un solo voto di scarto. Oggi invece è passata senza problemi al Csm la conferma sino al 2016 nell'incarico di procuratore di Marsala di Girolamo Alberto Di Pisa, indicato in passato come il «corvo» della Procura di Palermo per una serie di lettere anonime, ma prosciolto in sede penale da questa accusa che gli costò comunque il trasferimento d'ufficio a Messina. Originario di Pietrasanta, 70 anni, Di Pisa è in magistratura dal 1971. Ha rappresentato l'accusa nel dibattimento del primo rilevante processo di mafia degli anni Ottanta a carico di Stefano Bontade e altri 13 imputati, ha fatto parte del pool antimafia della Procura di Palermo dal 1982 fino al luglio del 1989, e con gli altri componenti del gruppo ha seguito l'istruzione del maxiprocesso. Tantissime le indagini di cui si è occupato: tra le altre quella sulla scomparsa di Michele Sindona dagli Stati Uniti e sul suo viaggio in Sicilia, quella sugli omicidi di Boris Giuliano, del capitano dei carabinieri Emanuele Basile, del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, del presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella, del segretario regionale del Pci Pio La Torre. Ha tra l'altro seguito l'istruzione del processo penale a carico di Vito Ciancimino e ha condotto le inchieste sull'omicidio del sindaco di Palermo Giuseppe Insalaco e del giornalista Mario Francese. Prima di approdare alla guida della procura di Marsala, Di Pisa è stato procuratore di Termini Imerese.

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