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Trapani, l’antica nave romana andrà al museo Pepoli

TRAPANI. La notizia il deputato regionale Nino Oddo l’ha data come ufficiale: «La nave oneraria romana, recuperata nel mare di Marausa, sarà ospitata in una sala del Museo Pepoli». Che la nave, il cui restauro dovrebbe essere ultimato entro il prossimo mese di febbraio dalla ditta specializzata «Legni e segni» di Salerno, venisse musealizzata a Trapani era stato l’auspicio più volte espresso da Tony Di Bono, il sub che, con il nipote Dario D’Amico, ha avvistato, l’11 agosto del 1999, il relitto che si trovava a poche diecine di metri dalla costa di Marausa lido.


«L'assessore ai Beni Culturali Maria Rita Sgarlata ha confermato l'interesse del governo Crocetta per il nostro territorio», ha affermato l'onorevole Nino Oddo sottolineando l’importanza che la musealizzazione della nave avrà nel contesto culturale e turistico del territorio. Il recupero della nave, un’imbarcazione lunga circa 15 metri e larga 9 che faceva parte della flotta che trasportava olio e vino sulla rotta fra Roma e l’Africa settentrionale, ed in particolare Cartagine, è stato completato nell’ottobre del 2011 dai tecnici della Soprintendenza del mare della Regione, sotto la direzione dell’l’ingegnere Gaetano Lino. L’intervento di recupero e quello, successivo, del restauro, del relitto hanno confermato che la nave è rimasta sostanzialmente integra per circa 1.600 anni, protetta dal fondale argilloso compatto e spesso e dalla poseidonia.


L’unica parte mancante era l’albero che probabilmente, a detta dei tecnici, era anch’esso in buone condizioni per cui è ipotizzabile che, chissà quando, sia stato recuperato e asportato e magari riutilizzato. Le ottime condizioni di conservazione delle numerose «serrette» (frammenti di fasciame interno), della carena e del «corrente di stiva», nonchè i numerosi frammenti di legno con conficcati dei grossi chiodi a sezione quadrata ed il legno di conifere (abete e pino), sono state, e saranno ancora, prezioso materiale di studio sulle tecniche di costruzione navale dell’epoca, il 300 dopo Cristo.

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