FAVIGNANA. A Favignana si può cacciare a Marettimo no e scoppia la protesta. Durante l’ultimo consiglio comunale si è discusso della mozione presentata dal gruppo di Forza Italia sulla caccia nell’arcipelago, con particolare riferimento al divieto dell'attività venatoria a Marettimo, sia nelle zone libere che in quelle Sic - Zps.
“In base alla normativa regionale vigente, emanata dal governo Crocetta, i residenti possono cacciare a Levanzo e Favignana, a Marettimo no! Il provvedimento ha penalizzato gli abitanti dell’isola. Si tratta di una evidente discriminazione tra i cittadini dello stesso Comune”, ha evidenziato il capogruppo Salvatore Braschi, che ha parlato di un evidente problema di “ordine sociale”, chiamando in causa le “tradizioni e gli usi locali tramandati da decenni”. Nella più lontana delle Egadi la caccia è infatti praticata da sempre. È insomma una attività fortemente radicata nella comunità marettimara. La questione, tra l’altro, nelle scorse settimane è stata sollevata anche dall’assessore Enzo Bevilacqua. E nel corso del dibattito lo stesso sindaco Peppe Pagoto ha accolto le osservazioni sollevate dall’esponente dell’opposizione. Tant’è che la giunta egadina, a settembre, ha inviato una nota all’assessorato regionale alle risorse agricole e alimentari ed a quello territorio e ambiente.
La mozione di Forza Italia, con cui si sollecita un intervento dell’amministrazione comunale per modificare il decreto regionale, non è stata però approvata. I consiglieri della maggioranza si sono infatti astenuti, con l’unica eccezione del presidente dell’assemblea egadina Ignazio Galuppo, che ha votato a favore assieme ai tre esponenti dell’opposizione. “Anche nelle zone sottoposte a tutela ambientale – ha rimarcato Salvatore Braschi – è possibile regolamentare una caccia sostenibile nel rispetto della fauna e flora autoctona. Anche gli abitanti di Marettimo hanno diritto a svolgere l'attività venatoria come gli altri residenti dell’arcipelago”.
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